LA VALLE DEL SACCO DI NUOVO "SIN"

Lo ha annunciato il senatore Francesco Scalia dopo la decisione del tar che ribalta la decisione del ministro Clini

“La Valle del Sacco torna ad essere Sito di interesse nazionale, il Tar ha infatti accolto il ricorso presentato dalla Regione Lazio e annullato la parte del decreto Clini che la declassava a sito di interesse regionale”. A dichiararlo il senatore Francesco Scalia commentando la recente sentenza del Tar sul ricorso presentato dalla Regione Lazio e dal Comune di Ceccano contro il decreto del Ministro dell'Ambiente dell'11 gennaio 2013 sull'esclusione della Valle del Sacco dall'elenco. "Avevo sempre sostenuto - continua Scalia - l'illegittimità del decreto del ministro Clini e chiesto al Governo, attraverso un'interrogazione parlamentare, di riconsiderare le disposizioni in esso contenute che, di fatto, ostacolavano il processo di risanamento della Valle, non potendo la Regione Lazio sostenere, per assenza di risorse, i procedimenti per le bonifiche di un'area fortemente inquinata come è quella del Sacco. Peraltro – prosegue Scalia - noto con piacere che il Tar conferma i motivi di illegittimità del decreto che avevo evidenziato nella mia interrogazione: l'aver il ministro ritenuto necessaria, ai fini dell'individuazione dei Sin, la presenza di tutti i requisti previsti dalla legge. In realtà si tratta di "principi e criteri direttivi"  di cui non è richiesta la compresenza.Proprio per chiarire che questo fosse il senso della norma, nei giorni scorsi ho presentato un emendamento al dl competitività. Una sorta di interpretazione autentica che la decisione del Tar rende oggi per fortuna superflua. Adesso che la Valle del Sacco è di nuovo classificata come Sin - conclude - abbiamo l'opportunità di attuare un serio piano di riqualificazione ambientale e favorire l'insediamento in quell'area di una nuova industria la cui attività sia compatibile con il mantenimento e il miglioramento dell'ecosistema”.