'ECOMAFIE E TERRITORI'

“Ambiente č COSA nostra, anzi CASA nostra”. Il commento di uno studente dell’Istituto Superiore Marconi all'incontro dibattito "ecomafie e territori"

'ECOMAFIE E TERRITORI'
 “Ambiente è cosa nostra, anzi casa nostra”. Non ci poteva essere sintesi migliore, quella con la quale uno studente dell’Istituto superiore Marconi ha commentato, questa mattina, l’incontro dibattito, andato in scena nell’aula magna della scuola anagnina dal titolo “ecomafie e territori”. Una mattinata di studio e approfondimento su un tema di enorme attualità che ha coinvolto, e appassionato, gli studenti del triennio ma anche quelli del Liceo Dante Alighieri che hanno partecipato al dibattito, promosso dalla scuola guidata dalla professoressa Patrizia Bottari e dall’associazione Libera. Una mattinata che ha visto alternarsi ai microfoni del Marconi esponenti di spicco dell’ambientalismo italiano, come il giornalista e scrittore di Legambiente Antonio Pergolizzi e l’esponente regionale dell’associazione Valentina Romoli. Proprio loro sono stati “il bersaglio” preferito delle domande dei ragazzi e dei docenti che hanno preso parte alla giornata. Impressionanti i numeri del fatturato delle mafie nel settore ambientale, ricordato dal coordinatore provinciale di Libera Walter Bianchi in apertura: 16,7 mld di euro nel 2012, con un giro d’affari smisurato che si riversa in termini di degrado sulla salute dei cittadini che abitano i territori dove gli illeciti vengono commessi, e con il Lazio che è la prima per reati dopo le regioni del sud tradizionalmente penetrate dalla presenza criminale storica. Un quadro a tinte fosche ma anche con tante luci. Come hanno ricordato proprio Pergolizzi e Romoli a più riprese nei loro interventi. La presa di coscienza che l’ambiente infatti non è solo un costo per il sistema economico, la maggiore consapevolezza e partecipazione dei cittadini, un diverso modo di pensare modelli di sviluppo economico, oltre all’azione repressiva della Magistratura e all’azione virtuosa di Ue e Istituzioni possono far cambiare prospettiva. Interessante anche il focus che l’incontro ha messo in programma sulla Valle del Sacco. Grazie infatti alle testimonianze di esponenti di spicco dell’ambientalismo locale, i ragazzi hanno potuto sentire direttamente la storia, i numeri, lo stato dell’arte sulle vicende dei rifiuti, dell’inquinamento e delle prospettive di rilancio, della zona in cui viviamo. Un territorio il nostro  in piena “emergenza”, è stato detto, che è crocevia di illeciti non tanto dei clan ma di una mentalità mafiosa preoccupante se si guarda alla storia della Valle del Sacco più o meno recente. Tra tutti da segnalare gli interventi di Fabio Magliocchetti, della Consulta per l’ambiente di Ferentino e docente del Tecnico commerciale Marconi, e dei ragazzi dell’Unione giovani indipendenti di Colleferro insieme alle volontarie del Presidio di Libera. Una mattinata conclusa con l’intervento del coordinatore regionale di Libera Fedinando Secchi che ha prospettato la possibilità che l’associazione ideata da don Luigi Ciotti - che sarà a Colleferro e Cassino il 5 marzo prossimo - possa mettersi a disposizione per aiutare questo territorio ad unire le forze in campo, e promuovere una cultura, e una prassi, della legalità non solo in termini ambientali ma anche economici e sociali.