'LA RESA DEI CONTI'

La crisi è dietro l’angolo, anzi, è già arrivata.

'LA RESA DEI CONTI'
La crisi è dietro l’angolo, anzi, è già arrivata. Una crisi di maggioranza che non lascia molte speranze al sindaco Carlo Noto di superare indenne lo scoglio del consiglio comunale sul bilancio di previsione. L’agguato, se così si può dire, è arrivato dal gruppo di “Anagni Domani”: i consiglieri Vincenzo Ciprani, Alfredo Cicconi e Simone Pace già da tempo erano la spina nel fianco del centrodestra alla guida di Palazzo da Iseo. Esattamente un anno fa dettarono le condizioni per andare avanti fino alla fine della consiliatura, imponendo a tutta la maggioranza la sottoscrizione di un accordo di fine mandato che prevedeva il raggiungimento di alcuni obiettivi, dall’apertura del museo paleontologico a una soluzione strutturale ai problemi del commercio. Oggi, di fronte a quello che hanno definito ‘immobilismo dell’amministrazione Noto’, i tre hanno tirato i remi in barca, ritirando la fiducia al primo cittadino. ‘Bocciare l’operato dell’esecutivo è come bocciare il loro stesso operato’ ha replicato Noto nell’ambito di una conferenza stampa appositamente convocata. Il sindaco ha anzi ribaltato le accuse: “Credo che le ragioni dei tre consiglieri siano tutt’altro che di natura amministrativa. Sospetto, invece, che stiano prendendo le distanze per collocarsi politicamente in un diverso schieramento in vista delle prossime elezioni comunali”. Noto non ha esitato a esporre le proprie conclusioni, sulla base di un documento ‘in cui – ha riferito - si parla di un progetto che impegna l’ex deposito militare, area di proprietà comunale, per cui non sono mai state avanzate richieste di autorizzazioni o sopralluoghi’. A scatenare gli strali del primo cittadino sono anche altri aspetti della questione: “Si parla di un progetto industriale per la realizzazione di una struttura multifunzionale integrata che includerebbe il contributo di importanti università ed enti. Chiederò a tutti dei chiarimenti, ricordando in primo luogo che il Consiglio comunale ha già escluso ogni attività non ecocompatibile per quell’area. Su tutta questa vicenda andrò fino in fondo, interessando anche la magistratura”. Quindi sull’argomento Noto ha concluso: “Se questo è il progetto su cui l’imprenditore Beccidelli intende puntare per la sua discesa in politica, credo che sia partito con il piede sbagliato”.  Tra le altre questioni affrontate nel corso della conferenza stampa, anche la sua eventuale ricandidatura alle elezioni di primavera: “Non lo escludo, se saranno necessarie potrei decidere di partecipare alle primarie”. Soprattutto, però, il futuro dell’amministrazione: “Il bilancio di previsione approderà in consiglio comunale entro il 30 novembre. In quella sede presenterò anche importanti progetti per il bene della città sui quali chiederò anche all’opposizione di esprimersi: ognuno sarà responsabile del proprio voto, in primis i tre consiglieri di Anagni Domani. Se non ci dovesse essere la maggioranza in Consiglio, lascerò al commissario prefettizio numerosi progetti già avviati e i conti in ordine”. Difficile pensare che la maggioranza possa fare da stampella all’amministrazione Noto e anche i tre consiglieri fuoriusciti hanno ribadito, in una successiva conferenza stampa, di non essere disposti a fare un passo indietro: “Se il sindaco non trarrà le conclusioni prima del consiglio comunale, voteremo contro il bilancio”. Ciprani, Cicconi e Pace non hanno tradito alcuna incertezza: “Abbiamo provato a parlare, a scrivere lettere, a porre condizioni, ma inutilmente: l’amministrazione non è stata capace di dare progettualità ad Anagni. E’ mancata la programmazione straordinaria, mentre si è andati avanti esclusivamente con la gestione dell’ordinario”. In questo ambito i tre hanno collocato il proprio operato, rivendicando la bontà dell’azione amministrativa svolta nella gestione delle sub-deleghe loro affidate (tra le altre, contenzioso, trasporti, nettezza urbana, spettacolo, commercio). Poi hanno assicurato: “Non siamo a conoscenza di alcun progetto per l’ex deposito militare, così come allo stato attuale non abbiamo alcun accordo politico”. Non hanno nascosto, però, l’intenzione di trasformare quello che è nato come gruppo consiliare in una lista civica: “Il nostro impegno – hanno aggiunto – non verrà meno, anche nel caso in cui non dovessimo essere coinvolti in prima persona in responsabilità amministrative”. Alla conferenza stampa erano presenti, tra gli altri, i consiglieri comunali Giancarlo Savone (che ha raccolto, a più riprese, la solidarietà di Pace per la campagna denigratoria subita nel 2008, quando insieme a Potenziani e Quattrini fu determinante per la caduta dell’amministrazione Noto) e Guglielmo Rosatella, che ha annunciato di essere un sostenitore del progetto per l’ex deposito militare.