"LA SEGRETERIA NON VA SPOSTATA"

Protesta degli studenti dell'Ipia vista la decisione assunta dal preside dell'istituto professionale di decentrare la struttura a Segni

Protestano gli studenti del professionale Ipia di Colleferro per lo spostamento della segreteria nell’istituto ex Nervi di Segni. Questa mattina sono rimasti fuori della scuola iniziando uno sciopero che potrebbe proseguire anche nei prossimi giorni. “Contro la decisione del preside di portare la sede della segreteria a Segni – dice il consigliere Riccardo Trulli, incaricato dal sindaco di seguire i rapporti con le scuole, che si è recato sul posto per raccogliere le loro rimostranze – sono praticamente quasi tutti, insegnanti e Consiglio di istituto, che ritengono il provvedimento controproducente per il buon funzionamento della scuola. L’amministrazione comunale, raccogliendo le loro richieste, ha intenzione di intervenire subito presso la Provincia di Roma, che è l’ente competente, per chiedere di ripristinare la situazione precedente, lasciando a Colleferro un’importante funzione come la Segreteria scolastica, di riferimento non solo per studenti e docenti ma anche per i loro genitori”. La decisione del preside, responsabile anche degli istituti professionali Iis di Segni e Valmontone, sarebbe dettata da motivi di economia di spesa, per mantenere una sola Segreteria nell’istituto dove è la sede legale. Di diverso avviso utenti e personale scolastico che – dicono – se proprio si doveva lasciare una sola Segreteria era più logico che fosse a Colleferro. “Sarebbe la scelta più razionale – spiega Trulli, dopo avere parlato con insegnanti e studenti – in quanto logisticamente la scuola di Colleferro è la più adatta delle tre: si trova al centro del territorio da cui proviene l’utenza, che abita in tutto il circondario e finanche alle porte di Roma, è quindi più facilmente raggiungibile da tutti, a differenza della sede di Segni, che ha anche problemi di parcheggio, mentre qui i posti auto ci sono in abbondanza. Inoltre questo è l’Istituto con il maggior numero di studenti, circa 400, contro i 200 circa degli altri due. Insomma motivi validi per mantenere a Colleferro un servizio indispensabile ci sono tutti, perciò intendiamo portare avanti le istanze della scuola. Al proposito abbiamo già avuto un contatto con l’assessore regionale Smeriglio per sottoporgli la questione e nel caso torneremo anche ad investirne la Pisana, se sarà necessario”.