TAGLIANO ALBERI NEL PARCO, DENUNCIATI

Tre persone di Trevi nel Lazio sui monti Simbruini. Ad Anagni sventato un furto in un'azienda locale

TAGLIANO ALBERI NEL PARCO, DENUNCIATI
COMPAGNIA DI ALATRI
Nella mattinata odierna, in Filettino, i militari della locale Stazione, a conclusione di attività d’indagine, deferivano in stato di libertà, tre persone di Trevi nel Lazio resesi responsabili di deturpamento ed alterazione di bellezze naturalistiche in concorso. I predetti, in concorso tra loro, realizzavano delle staccionate con paletti di legno e ferro spinato, provenienti dal taglio di alberi ivi presenti senza aver conseguito la prescritta autorizzazione, in zona soggetta a vincolo paesaggistico-ambientale ricadente all’interno del Parco naturale regionale dei Monti Simbruini.

COMPAGNIA DI ANAGNI
Nella decorsa nottata, in Anagni, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia, coadiuvati da personale delle Stazioni di Ferentino e Paliano, nel corso di mirati servizi di contrasto ai furti in quel comprensorio, su indicazione della Centrale Operativa allertata dal titolare di un’azienda del luogo a cui era scattato l’allarme, intervenivano tempestivamente all’interno della citata struttura operante nel settore dei mezzi d’opera. Il pronto intervento dei militari consentiva di mettere in fuga i malviventi e di recuperare l’intera refurtiva costituita da un furgone nonché da parti meccaniche e ricambi per macchine da movimento terra, del valore di diverse decine di migliaia di euro. L’immediata battuta attuata non permetteva di rintracciare i malfattori. Tutto il materiale veniva restituito al legittimo proprietario. Indagini in corso.
In Ferentino, i militari della locale, a conclusione di un’attività investigativa avviata nell’ambito di servizi disposti dal Comando Compagnia finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dei furti nelle aree rurali di quel centro, denunciavano in stato di libertà un 35enne rumeno del posto, già censito, per ricettazione. Il predetto veniva sorpreso di notte ad aggirarsi, senza giustificato motivo, in prossimità di abitazioni isolate. La successiva perquisizione domiciliare consentiva di rinvenire, opportunamente occultati, 80 kg. di rame, sulla cui provenienza il cittadino rumeno non sapeva fornire alcuna valida spiegazione. Il materiale veniva sequestrato per gli ulteriori accertamenti del caso.