DUE ARRESTI A CASSINO

Entrambi per resistenza e lesioni. Si tratta di un trentunenne Pakistano, rifugiato politico, e di un quarantaquattrenne di PSG

A Cassino, i militari dell’Aliquota radiomobile della locale Compagnia, hanno tratto in arresto un 31enne, cittadino Pakistano rifugiato politico domiciliato presso un’associazione umanitaria della zona, per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo bloccato dai militari operanti è stato sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di circa sette grammi di sostanza stupefacente del tipo hascisc. Condotto presso gli uffici della caserma per le incombenze del caso, senza giustificato motivo il prevenuto si è scagliato contro i militari operanti colpendoli con calci, pugni e morsi e, dopo una breve colluttazione è stato bloccato e tratto in arresto. La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro mentre l’arrestato, espletate le formalità di rito, su disposizione della competente Autorità giudiziaria è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Cassino in attesa del rito direttissimo. Per lo stesso reato i militari della Stazione cassinate, hanno tratto in arresto un 44enne residente a Piedimonte San Germano a cui, oltre i reati contro i carabinieri, vengono contestate le accuse di danneggiamento con violenza e minaccia alle persone e su edifici pubblici o destinati ad uso pubblico e interruzione di pubblico servizio. L'uomo, recatosi presso la struttura sanitaria Sert di Cassino per ricevere sostanze alternative di cura per tossicodipendenti e in evidente stato di alterazione ha danneggiato quella struttura e si è scagliato dapprima contro il personale medico presente e successivamente contro i militari intervenuti per ricondurlo alla ragione, colpendoli con calci e pugni. Dopo breve colluttazione è stato bloccato e tratto in arresto. Espletate le formalità di rito, su disposizione della competente Autorità giudiziaria, l’arrestato è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Cassino in attesa del rito direttissimo.