IL RESTAURO DEL MONUMENTO AI MARTIRI

L'opera viene restituito splendido alla cittadinanza. Cerimonia d'inaugurazione con le cariche istituzionali in prima fila

Torna al suo antico splendore il monumento dedicato a Nicola Ricciotti e ai martiri della Regione che si trova nel piazzale antistante al palazzo della Prefettura di Frosinone. Grazie ad un sapiente lavoro di restauro, oggi viene restituito alla città di Frosinone uno dei simboli per eccellenza dell’epopea risorgimentale. L’intervento è stato voluto dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Frosinone che, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha proposto un progetto di restauro, redatto dai competenti uffici, coordinati dall’architetto Marco Odargi, cui la Soprintendenza ai Beni culturali diede parere favorevole e che la Presidenza del Consiglio della Regione Lazio ha finanziato. L’idea del monumento ha radici antiche. Essa nasce nel 1907, quando un comitato di cittadini decise di finanziare l’opera per celebrare le figure di alcuni eroi ciociari: Nicola Ricciotti, Pietro Sterbini, Luigi Angeloni, Francesco Arquati, Sisto Vinciguerra e Aonio Paleario. La realizzazione del monumento venne affidata allo scultore Ernesto Biondi ed il 9 ottobre 1910 l’opera, che contiene le spoglie mortali di Nicola Ricciotti, venne inaugurata. Durante la seconda guerra mondiale, il bombardamento della città di Frosinone causò la distruzione del triface, ora ricostruito. Proprio per celebrare l’importante occasione, venerdì prossimo, 21 dicembre, a partire dalla ore 15, davanti al Palazzo del Governo, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione del Monumento. Una cerimonia che nasce da un’iniziativa coordinata con la Prefettura, con la Presidenza del Consiglio, con la Provincia di Frosinone, attraverso l’Assessorato alla Cultura, con il Comune di Frosinone e con l’associazione nazionale Veterani e reduci garibaldini, sezione di Frosinone. Coordinerà i lavori Domenico Ricciotti, nipote del più celebre Nicola. La cerimonia si aprirà con l’esecuzione dell’inno di Mameli, cui seguirà la deposizione dei resti di Luigi Angeloni nel Monumento. Trasferimento, poi, nel Salone di rappresentanza della Prefettura, per l’intermezzo dedicato alla consegna di medaglie ricordo. Introdurrà i lavori sempre Domenico Ricciotti, a cui seguirà il saluto del prefetto Eugenio Soldà e di tutte le autorità civili e religiose presenti. La giornata si concluderà con il concerto dei “Ciociarian brass” diretto da Giovanni Panella e da una prima in assoluto, l’esecuzione dell’opera musicale “Martirio – In memoria di Nicola Ricciotti”, a cura di Giovanni Valle. “Viene finalmente restituito alla città di Frosinone, in tutta la sua originale fattezza, uno dei simboli dell’epopea risorgimentale che ha caratterizzato il nostro territorio: il monumento ai martiri della Libertà – ha dichiarato l’assessore Abbate – grazie ad un sinergico lavoro tra la Regione Lazio, il Comune di Frosinone, la Prefettura, la Soprintendenza ai Beni culturali, il Comitato presieduto da Domenco Ricciotti, è stato possibile realizzare un progetto che costituisce, insieme, valorizzazione delle nostre ricchezze architettoniche e della nostra migliore tradizione storica”.