"ORA SI PENSI A RIFORMARE L'APPARATO AMMINISTRATIVO"

Il sindaco del capoluogo, Nicola Ottaviani, interviene dopo la mancata attuazione del riordino delle provincie

Il ritiro del decreto legge sul riordino delle province è una vittoria innanzitutto dei cittadini e dei territori. Grazie al nostro impegno, solo nella nostra città siamo riusciti a salvare duemila posti di lavoro nel pubblico impiego che, se fossero andati perduti, avrebbero accelerato quel processo di depressione economica, rendendolo forse irreversibile, che ha investito la nostra città e la nostra provincia da tempo. La nostra non è stata una battaglia di retrovia fatta per salvaguardare qualche poltrona, bensì è stata una battaglia di civiltà, prima di tutto giuridica, poiché era inconcepibile emendare  di fatto l’articolo 133 della Costituzione con un decreto legge, e in seconda battuta di rispetto dei cittadini in quanto certe riforme non possono essere subite dalla popolazione, ma concertate con la popolazione. Adesso si può pensare con serenità ad una serie riforma dell’apparato amministrativo dello Stato e, soprattutto, si può dare luogo ad una politica di revisione e contenimento della spesa pubblica, cresciuta senza freni e senza controlli negli ultimi tempi, e di inaridimento delle veri fonti dello sperpero di denaro pubblico. Era francamente inaccettabile la spiegazione per la quale la soppressione di un pugno di province potesse consentire il risanamento dei conti dello Stato, quando ben altri sono gli sprechi, più pesanti, in svariati settori dell’amministrazione centrale e nelle Regioni.