LA PRIMA SBANCA JESI

Vittoria per 64-69 per la squadra di Veroli. I giallorossi si trovano ora in undicesima posizione con sei punti

La Prima Veroli lontano dalle mura amiche si mostra nuovamente capace di offrire una grande prova di lucidità e carattere, grazie alla quale ottiene una vittoria che è ossigeno puro per la squadra, scacciando per adesso i fantasmi da tempo pendenti sulle spalle dell'allenatore Marcelletti. E' un venerdì freddo come tanti in inverno, Veroli arriva a Jesi per l'anticipo della 9^ giornata, ad aspettarla una squadra, la Fileni Jesi, che si trova qualche gradino più alto ma ha solo due punti in più dei ciociari, viene da due sconfitte consecutive e non vuole deludere il suo pubblico, dall'altra parte la Prima di sconfitte consecutive ne ha quattro, è all'asciutto nelle gare casalinghe e non può di certo stare a guardare. Come ci si poteva aspettare il volto di Franco Marcelletti è teso e impassibile. Ansioso di trovare di nuovo i due punti, il tecnico non può celare la preoccupazione in merito alla sua credibilità in panchina e soprattutto all'assenza dei due lunghi titolari Bruttini e Rinaldi causa infortunio. Alla luce proprio di queste mancanze, il quintetto titolare è ancora quello di domenica scorsa, con Erwin Walker a dirigire Hunter, Jurevicus, Carenza e Infante. Come detto prima le due compagini hanno entrambe qualcosa da perdere, e l'evidente paura di sbagliare mette  subito la partita su binari macchinosi, con difese strette e lunghe fasi di studio. Il punteggio alla fine del primo periodo è prevedibilmente basso, Jesi avanti 18-15. Jesi torna in campo agguerrita e cerca la fuga trovando il più sette, Veroli però appare solida e non si fa intimidire, una tripla di Jurevicus e 4 punti consecutivi di Giovanni Carenza ristabiliscono la parità. E' un match di sicuro aperto e combattuto, fatto di continui capovolgimenti di fronte e azioni concitate, Veroli se la gioca a viso aperto ma è la Fileni che nelle fasi iniziali sembra avere un elemento di vantaggio, quest'elemento ha sensa dubbio un nome e un cognome: Michele Maggioli. Il pivot marchigiano mette in seria difficoltà la retroguarda giallorossa, che spesso non riesce a contenere i suoi movimenti spalle a canestro e sembra non soffrire una pur volenterosa difesa a uomo di Carenza. Ed è proprio qui che coach. Marcelletti ci mette del suo e con i dovuti aggiustamenti toglie le castagne dal fuoco, ordinando prima di passare a zona, poi consigliando ad Infante di raddoppiare su Magioli in aiuto a Carenza. La mossa dà gli effetti sperati e il lungo di Jesi perde immediatamente efficacia, la manovra si rallenta e Veroli riesce a difendere efficacemente su gli scarichi obbligati e i cambi di lato. Il risultato è che Jesi non scappa più e all'intervallo la Prima è sotto solo di 2. Il tabellone dice 31-29. Il terzo quarto è sostanzialmente in equilibrio, Veroli gioca coralmente e apre bene le coperture Jesine. Il gioco perimetrale si rivela molto fruttuoso e a metà periodo è proprio una tripla di Berti che fissa il vantaggio dei ciociari sul 42-47. All'ultimo riposo ospiti in testa 51-52. La Prima sente che stavolta può farcela e affronta l'ultimo quarto con rinnovata convinzione, a pochi minuti dalla sirena i ragazzi di Marcelletti sono amcora alla guida, sorretti da una buona percentuale al tiro pesante. Le bombe di Walker e Hunter portano Veroli a più quattro sul 56-60. Jesi non molla, si porta a meno due con la schiacciata di Griffin e poi impatta con Maggioli, di nuovo parità. Questa però è proprio la serata dei giallorossi che con la tripla di Jurevicus e il contropiede di Hunter portano il punteggio sul 62-65. A 1:40 dalla fine gli ospiti conducono 64-67, adesso la Prima deve solo resistere e non concedere facili canestri, le ultime azioni sono molto confuse con errori da una parte e dall'altra, manca pochissimo e Walker non si fa strappare il pallone eludendo la speranza di Jesi di arrivare al pareggio, chiude la contesa Walker dalla lunetta che regala a Veroli il definitivo 64-69. I ciociari strappano una vittoria sofferta su un campo sicuramente difficile, portandosi all'11° posto con 6 punti. Si tratta di una prestazione che restituisce morale e fa vedere il futuro con un pizzico di fiducia in più, spetterà adesso alla formazione Verolana riconfermarsi nei prossimi appuntamenti, cominciando a vincere obbligatoriamente nel proprio palazzetto. La sensazione è quella di una squadra non al suo massimo (ancora orfana di Bruttini e Rinaldi), tuttavia capace di riservare sorprese a tutti, anche alle big del torneo.