Così il consigliere comunale di minoranza in merito all'incendio scoppiato nei giorni scorsi presso un impianto Acea in località Castellaccio

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"Ritengo che quanto accaduto sia un episodio grave che ferisce ancora una volta il territorio di Anagni". Così esordisce il consigliere comunale d'opposizione, Guglielmo Rosatella, in riferimento all'incendio dell'impianto Acea dei giorni scorsi: "L'impianto di Castellaccio ha messo a nudo la sua vulnerabilità ed ha confermato la potenziale minaccia verso i quartieri occidentali del nostro Comune che già pagano disservizi e abbandono. Ciò che mi preoccupa è il silenzio che sembra voler calare improvviso su quanto successo, al di là dell' attenta eco che i mezzi di informazione locali hanno dato, oltre i confini della nostra Provincia pochi sembrano essersi accorti di quanto avvenuto nonostante la nube abbia interessato zone ricadenti nella Provincia di Roma. San Bartolomeo ha pagato la vicinanza a quell'impianto e la sua gente non deve essere lasciata sola così come non vanno lasciati soli gli abitanti delle zone prossime come Faito e Osteria della Fontana. E' necessaria una presa di coscienza ed una voce forte contro pericoli del genere. Non condivido e non comprendo la polemica di queste ore che il Sindaco Carlo Noto ha indirizzato verso il suo collega Maurizio Sturvi che mi pare abbia sempre espresso contrarietà all'ampliamento di quel sito ed alla destinazione e trattamento di volumi inadeguati e non pertinenti al nostro territorio. Ci sono nuove generazioni che attendono risposte chiare e nette dal nostro essere amministratori. Non si può ridurre tutto a battute da bar. Alcune cose ascoltate in queste ore - continua - mi sanno tanto di populismo pre-elettorale. Mi auguro piuttosto che il Sindaco cerchi la collaborazione a tutti i livelli per un problema che richiede unità di intenti, che viene da lontano ed arriva lontano come i fumi e le polveri di vario genere la cui impercettibilità le rende un nemico invisibile. C'è bisogno di andare oltre le classiche centraline di rilevamento, bisogna chiedere esami più approfonditi agli enti di controllo, soprattutto carotaggi nei terreni circostanti e rendere pubblici questi dati. Qualora non ci siano risposte in questo senso, produrremo gli atti necessari affinché l'amministrazione operi a tutela dei suoi cittadini, non con le chiacchiere ma con i fatti".