A WERTHER GERMONDARI IL FESTIVAL "AMBIENTE IN CORTO"

Con l'opera "Panca popolare italiana" il titolo va a premiare otto anni di lavoro. Oltre sessantuno le opere partecipanti al concorso

La seconda edizione del festival del cortometraggio "Ambiente in corto", tenutasi a Paliano, è stata vinta da Werther Germondari con il corto "Panca popolare italiana". La premiazione è avvenuta sabato 24 novembre, nella sala comunale Esperia, al termine della tre giorni di proiezione dei 61 lavori presentati tra i quali erano stati selezionati 10 finalisti. Il vincitore della prima edizione, Riccardo De Angelis, non è tornato a casa a mani vuote. La giuria, infatti, composta da Gianpaolo Roidi, Maria Cristina Reggio, Michele Fianco e dall'assessore alla Cultura, Simone Marucci, ha assegnato al cineasta palianese il primo premio per "RullParking’", il corto presentato nella sezione "spot per Paliano". Secondo classificato in questa sezione il giovane Gatopoulos Andra di Pescara, autore di "Grido al riciclo". Un altro giovane di Paliano, Alberto Scarfagna, ha conquistato il terzo posto con "A Tavola". “Il lavoro di Germondari - commenta l’Assessore Marucci - è durato otto anni, un tempo necessario alle diverse fasi della lavorazione tra la fotografia e il montaggio. Viene inquadrata sempre la stessa panchina, collocata in piazza delle Finanze, a Roma. Su di essa, dall’inizio del nuovo millennio ad oggi, si sono incontrati popoli di tutte le etnie ed hanno trovato riposo e rifugio centinaia di persone”. Attento a dinamiche innovative sperimentali neoconcettuali e situazioniste, che si caratterizzano di un gusto ironico e surreale, Werther Germondari svolge da 25 anni una ricerca che si attua attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato ad esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali, alternando installazioni d’ambiente, videowork, e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti ad una visione reale, sociale e politica, portati alla ribalta con stile a volte goliardico. “Innanzitutto altissimo livello delle opere, davvero. E grande soddisfazione - è il commento di uno dei giurati, Michele Fianco, sull’opera vincitrice - nell'averne premiata una di grande intelligenza e decisamente 'fertile'. Forse perché rinverdisce la tradizione dei registi riminesi, forse perché non appartiene alla categoria degli artisti 'sociologi', quelli che accarezzano il pubblico dal verso del pelo, forse perché eccetera eccetera... Ma qualsiasi espressione artistica non è la dottrina mandata a mente di Adorno, di Francoforte o chi per loro, non è la sua correttezza politica, non è il rifugio in 'revival' utili solo al fanciullino narcisista dell'artista. E' una 'Panca popolare Italiana' piuttosto”. L’assessore Marucci sottolinea, infine, il valore del festival che “in soli dodici mesi è cresciuto nei contenuti e nel numero dei partecipanti. Ringrazio la Proloco - per aver curato l'aspetto organizzativo del festival - conclude l’assessore alla Cultura del Comune di Paliano - il Consorzio 'I castelli della sapienza' per il contributo economico (1.000 euro) e il Consiglio comunale dei giovani.