"PER COLPA DELLA MAGGIORANZA UN NUOVO NULLA DI FATTO"

Dura presa di posizione del comitato "Salviamo l'ospedale" dopo l'assemblea pubblica svoltasi al pala Tiziano

Doveva essere  un’assemblea popolare, con la partecipazione dei sindaci e dei consiglieri dei Comuni del comprensorio, quella che si è svolta ieri sera al Pala Tiziano e, invece, si è trattato di un “normale”  consiglio comunale, anche se allargato, ma finito anche questo in un nulla di fatto. Il comitato “Salviamo l’ospedale” aveva chiesto al sindaco di Anagni, Carlo Noto, nel Consiglio comunale di giovedì 8 novembre 2012, di invitare tutti i sindaci per promuovere un’azione comune contro la chiusura dell’ospedale. I sindaci c’erano, e li ringraziamo per aver colto la gravità della situazione. Meglio tardi che mai! Hanno tutti preso la parola, seri e compresi del peso delle loro parole. La minoranza consiliare di Anagni, i sindaci del territorio, le associazioni, tutti hanno fatto proposte, ma alla fine nulla è stato deciso: la maggioranza del sindaco Noto ha fatto mancare il numero legale facendo chiudere l'assemblea senza decidere alcuna protesta condivisa contro la chiusura dell'ospedale di Anagni. Quando invece è chiaro a tutti che in questa situazione disperata solo un'azione eclatante dei sindaci e dei consiglieri potrebbe dare qualche speranza. In rappresentanza del comitato sono intervenuti Massimo Natalia e Alessandro Compagno e il loro intervento, concreto e  puntuale, ha messo a fuoco quali siano le iniziative urgentissime da intraprendere, in attesa che il Tar si pronunci, dopo l’udienza del prossimo 4 dicembre 2012, sul ricorso nel merito contro la chiusura del nosocomio voluta dal duo Polverini-Fiorito. Il comitato "Salviamo l’ospedale di Anagni", da qui al 4 dicembre, propone: che si organizzi una manifestazione di protesta nella mattinata del 30 novembre per ottenere il rispetto della Legge e il ripristino dei servizi dell’ospedale compresi i ricoveri;
che  tutti i sindaci emettano un’ordinanza di chiusura delle scuole e degli esercizi commerciali, per permettere la massima partecipazione alla manifestazione;
che si eserciti il massimo della pressione politica e istituzionale affinché la Asl dia seguito al ripristino dei servizi, chiusi “temporaneamente”, prima ancora che il Tar si pronunci. Pretendere le dimissioni della dirigenza Asl e del direttore sanitario per interruzione di pubblico servizio e per mancato rispetto della sentenza del Consiglio di Stato, con il commissariamento dell’Azienda;
che altrettanto si faccia nelle sedi politiche regionali e governative;
Il Comitato  organizzerà in ogni caso la manifestazione e, in assenza delle iniziative degli amministratori pubblici, inviterà i cittadini:
a riconsegnare le schede elettorali;
a chiedere il taglio delle tasse fino a quando non sarà ripristinato il servizio ospedaliero.
Infine inviterà, democraticamente, i Sindaci a dimettersi per manifesta incapacità politica!"

Comunicato stampa del comitato "Salviamo l'ospedale di Anagni"