ANCHE MARUCCIO ARRESTATO

Per lui l'accusa di peculato. A eseguire l'ordinanza del Gip Costantini, che sostiene il pericolo d'inquinamento delle prove,il nucleo di Polizia valutaria

L'ex capogruppo Idv alla Regione Lazio, Vincenzo Maruccio, è finito in manette. La Guardia di finanza, nucleo Polizia valutaria, lo ha arrestato nella capitale per l'accusa di peculato per essersi appropriato di circa 700 mila euro dei fondi destinati al partito. A firmare la misura cautelare è stata gip Flavia Costantini su richiesta del Procuratore aggiunto Nello Rossi e del sostituto Stefano Pesci. La misura dell'arresto in carcere ha la durata di 30 giorni. A seconda delle esigenze istruttorie tale termine, previsto dal codice di procedura penale per i provvedimenti scaturiti dal pericolo di inquinamento probatorio, può essere rinnovato. A motivare l'ordinanza di custodia cautelare il pericolo di inquinamento delle prove. Maruccio è accusato di aver prelevato per uso perrsonale circa 700 mila euro dei fondi destinati al partito e di averli trasferiti su circa dieci conti correnti (Sistematica spoliazione" dai conti dell'Idv ed "attività predatoria di risorse pubbliche scrive il gip nell'ordinanza). Maruccio avrebbe descritto agli inquirenti nel corso dei due interrogatori a cui è stato sottoposto un sistema da lui gestito, e privo di controllo, in base al quale dirottava i soldi sui suoi conti correnti, una decina, risultando, per lui, più pratico poi indirizzarli per le varie attività politiche. Intanto venerdì 16 novembre alle 12, presso il carcere di Regina Coeli, è previsto l’interrogatorio di garanzia dell'ex capogruppo. A quanto si è appreso l'ex tesoriere dell'Italia dei Valori non potrà incontrare i suoi difensori fino al giorno dell'interrogatorio. Caustico Luca petrucci, legale di Vincenzo Maruccio: “Si è dimesso, ha lasciato tutti gli incarichi, si è presentato spontaneamente agli inquirenti. Ha offerto la massima collaborazione. Malgrado tutto ciò arrivano oggi gli arresti. La custodia cautelare dovrebbe essere l'extrema ratio, ma in questo modo appare come uno strumento di pressione sull'indagato".