LA SAGRA DELLE CASTAGNE

Ventesima edizione per la manifestazione che ha richiamato centinaia di appassionati. Abbate: "Un plauso all'amministrazione, il sindaco le invii a Monti..."

Un accenno di estate di san Martino, con temperature gradevoli, un pallido sole, ma senza la temuta pioggia: anche il cielo ha voluto accompagnare la mattinata della XX edizione della sagra delle castagne di Terelle, l’ormai tradizionale appuntamento autunnale che celebra il prelibato frutto del paesino arroccato alle pendici del monte Cairo. Nella piazza centrale del paese i profumi e i sapori delle ricette della tradizione locale, sapientemente cucinate dalla esperte massaie locali, hanno animato un evento che coinvolge nell’organizzazione tutti i cittadini, la cui preparazione dura un intero anno. Un momento di comunità e di espressione della cultura tipica dei nostri luoghi cui ha preso parte, come lo scorso anno, l’assessore provinciale Antonio Abbate che, accompagnato dal sindaco del paese Dino Risi, si è soffermato tra gli stand e ha potuto apprezzare la bontà della castagna di Terelle. Ad arricchire la sagra, canti, balli e suoni di musica popolare: veramente una manifestazione risucita. Presenti, oltre all’assessore Abbate e al sindaco Risi, anche il comandante delle guardie provinciali, Massimo Belli. “Con molto piacere sono oggi qui a Terelle – ha dichiarato Abbate – questa manifestazione, giunta ormai alla XX edizione, testimonia la forza e la vitalità delle nostre piccole comunità nella promozione delle loro tradizioni e delle loro eccellenze. Un paese intero si mobilita per dare vita a questo evento. E’ ammirevole quello che fanno ed è un piacere osservare giovani e anziani che lavorano a stretto contatto, senza sentire la fatica, per valorizzare la loro terra. Da Terelle, paese ricco di storia e di tradizione, riparte con forza un invito che vale per tutta la nazione: puntare sulle eccellenze locali, sullo spirito di comunità, sul valore del bene collettivo, fatto di tanti piccoli sforzi individuali. Solo così l’Italia potrà risollevarsi. Un messaggio che vale ancor di più in questo momento, in cui il Governo, con i provvedimenti capestro come il taglio delle Province, attenta all’identità locale, in nome di un appiattimento senza futuro. Invito il sindaco Risi, a cui vanno i miei complimenti per l’impegno che mette nel promuovere e valorizzare la sua comunità, ad inviare le castagne di Terelle a Mario Monti. Così il nostro primo ministro capirà, lui che forse frequenta solo i palazzi della finanza, che l’Italia è altro, è un insieme di piccole e specifiche realtà che non possono essere cancellate a tavolino”.