"IL RIORDINO DELLE PROVINCIE VA A DISCAPITO DEI CITTADINI"

Problemi per sanità e rifiuti in primis secondo Antonio Abbate

”Ogni giorno che passa dall’approvazione del provvedimento capestro sul riordino delle Province e sull’accorpamento di Frosinone con Latina, diventano sempre più evidenti le conseguenze e i problemi che pioveranno sulla testa dei cittadini. Dopo aver sottolineato le difficoltà di un sistema di comunicazioni e trasporti non certo da provincia unificata - riferisce in conferenza l'assessore provinciale alla Cultura, Antonio Abbate -, voglio affrontare altri temi di grande impatto sulla popolazione. In primis la sanità, materia di competenza regionale. La Regione Lazio, nel suo piano di rientro dal deficit, ha indicato le province come ambito ottimale per l’erogazione dei servizi e per il calcolo dei posti letto, specificando esplicitamente che la presenza di un Dea di II livello, ospedale con tutti i reparti e le attrezzature, deve essere nel numero di uno per ogni Provincia. A Latina già esiste questo Dea di II livello e a Frosinone deve essere realizzato e siccome Latina si appresta a diventare capoluogo di Provincia, va da sé che il nostro territorio perderà anche questa seppur minima speranza di avere una rassicurante copertura sanitaria. Se questo accadrà, ancora una volta saranno penalizzati i cittadini, costretti a veri e propri viaggi della speranza, viaggi senza possibilità, tra l’altro, di utilizzare convenienti mezzi pubblici. Passiamo ad un secondo argomento: la gestione del ciclo dei rifiuti. Anche in questo caso la legge indica che la chiusura del ciclo di smaltimento rifiuti debba essere completata a livello provinciale. Ora Frosinone ha la discarica a Cerreto, l’impianto di riciclaggio a Colfelice, il termocombustore a San Vittore. Non succederà mica che, per una questione di bilanciamento tra i due territori, Frosinone perderà posti letto e servizi sanitari e in cambio dovrà accogliere i rifiuti di Latina? Non mi sembrerebbe uno scambio equo! Mi si permetta, infine, una piccola considerazione politica: l’accorpamento tra Latina e Frosinone significa ridiscutere anche i collegi per le Regionali e le Politiche. All’orizzonte ci sono le consultazioni per il rinnovo del Consiglio regionale del Lazio. Si parla di ridurre il numero dei consiglieri a 50; alle Province ne toccherebbero 3 per area, dunque se la nuova Provincia sarà Frosinone-Latina, ci dovremo dividere questo risicato numero con i cugini; 1 o al massimo 2 ne potremmo eleggere. In pratica, rappresentanza zero. Senza essere dei politologi, mi sembra chiaro che l’azione del governo Monti possa definirsi una “sospensione” della democrazia. Concludo con un appello al Parlamento, affinché non renda operativo questo assurdo decreto, e con la speranza che i giudici della Corte Costituzione vogliano bocciare l'insano provvedimento per palese incostituzionalità; così facendo si opererebbe per il bene della democrazia e si lascerebbero riposare in pace quelle gradi menti che hanno scritto pagine fondamentali sul diritto e la Costituzione”.