Stamane verso le 7.30 in località Bosco della Fontana Zingara nell’agro di Ceprano, i guardiacaccia volontari della Federcaccia coordinati dalla Polizia Provinciale di Frosinone, si sono trovati con degli agenti del distaccamento di Sora della Polprovinciale e con gli agenti della Forestale, stazione di Arce, davanti ad un tristissimo evento. Infatti, pur non riuscendo ad individuare i bracconieri autori del misfatto, altro non hanno potuto fare che constatare che un grande cervo femmina in stato interessante di più di un quintale e mezzo, stava spirando a causa delle molteplici ferite causate da pallini sparati da un ignoto criminale. Lo spettacolo indegno per qualsiasi essere umano, ha prostrato gli operatori di Polizia e i volontari presenti all’evento, che subito si sono attivati per riuscire ad individuare in zona l’autore o gli autori dell’atto criminale. “Ciò che addolora particolarmente è vedere morire sotto i propri occhi un bellissimo esemplare di cervide in stato interessante, per dissanguamento - ha commentato il Comandante della Polizia Provinciale Massimo Belli - poiché il delinquente che ha sparato, non ha neanche usato il munizionamento previsto per legge, e cioè a palla unica, bensì delle cartucce spezzate idonee alla caccia di tordi o allodole, che colpendo una sagoma come quella del daino abbattuto, del peso di oltre un quintale e mezzo, hanno procurato al maestoso animale una morte lenta e crudele. Infatti, il daino è stato colpito in 8 posti differenti, che hanno così, a distanza di circa mezz’ora, causato la sua morte. L’auspicio è che il “presunto cacciatore” da essere umano quale sia, si costituisca presso qualunque ufficio di Polizia ammettendo la responsabilità e l’errore commesso, se ha ancora un po’ di dignità e integrità morale”. A fatto avvenuto, al personale della Polizia Provinciale non è rimasto da fare che caricare sul proprio mezzo la carcassa dell’ungulato per gli accertamenti di rito da parte dei veterinari sul post-mortem e per l’acclarazione scientifica dello stato di gravidanza del bellissimo esemplare. “Se le carni saranno ritenute commestibili - ha concluso il Comandante Belli - dal mattatoio di Sora, passeranno ad enti assistenziali della provincia. Una misura esemplare e innovativa introdotta dal Presidente Iannarilli, che sta incontrando notevole gratitudine da parte delle persone in difficoltà e grande apprezzamento nelle Istituzioni. Oggi stesso inoltre, si terrà un incontro con l’Ingegnere Antonio Cavaioli, Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, per aumentare ulteriormente l’attività di controllo e contrasto dei reati afferenti l’attività venatoria in corso, anche con servizi congiunti e con l’ausilio utilissimo dei guardiacaccia volontari". E’ quanto dichiara il Comandante della Polizia Provinciale, Massimo Belli.