"NON HA PIU' SENSO FARE LA DIFFERENZIATA, RIVEDERE LE TARIFFE"

Il sindaco Iacovella dopo l'incontro con i dirigenti Saf Colfelice

Nei giorni scorsi, il sindaco di Piedimonte San Germano Domenico Iacovella, anche in qualità di delegato dell’unione Cinquecittà, e insieme con il direttore dell’Ente di piazza Strurzo, Sergio Staci e il responsabile del settore Ambiente, Giuseppe Fordellone, si è recato presso gli uffici della Saf di Colfelice per incontrare il presidente Cesare Fardelli e il direttore Suppressa. Argomento dell’incontro la tariffa che i Comuni pagano per il conferimento dei rifiuti, a seguito di una deliberazione della Saf con la quale è stato equiparato il costo dello smaltimento dei rifiuti differenziati, con quella dei rifiuti indifferenziati: 0,94 euro a Kg, più Iva. “Mi è sembrato urgente incontrare il presidente Fardelli – ha dichiarato il sindaco Iacovella – per evidenziargli tutta la mia contrarietà, e quella dell’unione Cinquecittà, per tale provvedimento. Benché l’Unione conferisca alla Saf soltanto il rifiuto organico, essendo dotata per gli altri rifiuti differenziati dell’Ecocentro di Piedimonte, comunque mi sembra un errore applicare la stessa tariffa per il conferimento di rifiuti differenziati e quelli indifferenziati. Se costa lo stesso prezzo, infatti,  diventa assolutamente inutile differenziare. Noi, come Unione, sulla raccolta differenziata abbiamo investito molto, sia in termini di scelta politica e direi soprattutto ambientale e sociale, sia in termini di sforzo economico, dotandoci anche di un Ecocentro, per abbassare nel lungo tempo il costo per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Vi sono, però, Comuni che non hanno Ecocentro e che conferiscono tutti i tipi di rifiuti differenziati alla Saf. Pertanto se viene equiparata la tariffa, il servizio della differenziata diventa inutile o addirittura controproducente. La mia richiesta riguarda, dunque, gli aumenti che devono sostenere quei Comuni che hanno tale tipologia di servizio. Sono convinto che l’incontro avuto con il presidente Fardelli sia stato utile ad evidenziare il problema, che sicuramente sottoporrò all’attenzione dei sindaci nella prossima assemblea della Saf. I Comuni sono soci del consorzio, devono essere tutelati. Bisogna assolutamente rivedere questa decisione che contravviene, tra l’altro, anche tutte le direttive che vengono dai livelli centrali di governo, soprattutto europeo e che impongono di differenziare, applicando vantaggi a chi opta per tale scelta. Chi lo fà, e noi lo facciamo, deve essere tutelato. Sicuramente il presidente Fardelli vorrà accogliere tale richiesta, così come vorrà accogliere quella di convocare a brevissimo l’assemblea dei sindaci per discutere tutti insieme il problema tariffe”.