"FROSINONE PUO' E DEVE RIMANERE CAPOLUOGO"

Francesco Scalia insiste in merito al ridimensionamento

“La Regione Lazio ha deciso, d’intesa con il Cal e su richiesta dei Comuni e della Province laziali, di ricorrere alla Corte costituzionale. Per cui nel caso in cui il governo confermasse l’intenzione di procedere al riassetto delle province dovrà tener conto sia del pronunciamento della Corte Costituzionale, che si esprimerà il sei novembre, sia delle proposte delle province, che saranno illustrate nell’incontro di domani tra delegati Upi ed i ministri Cancellieri e Patron Griffi”. A dichiararlo il consigliere regionale del Pd, Francesco Scalia, che in merito al riordino delle province contenuto nel decreto della spending review e le preoccupazioni espresse da Federlazio nei giorni scorsi sul futuro della città capoluogo, ribadisce la sua soluzione: “Se la Corte Costituzionale dovesse rigettare il ricorso, dobbiamo ribadire con forza l’interpretazione delle norme sulla Spending review  che ci consentono di ritenere salva Frosinone come capoluogo. Infatti, se è vero che l’art.17 dispone che tutte le province sono oggetto di riordino,la stessa norma dice che il riordino deve effettuarsi nel rispetto dei requisiti minimi esistenti alla data del 20 luglio scorso. Ebbene,  la nostra Provincia è l’unica nel Lazio ad avere a quella data tali requisiti. Pertanto, se è da ritenersi salva la provincia di Frosinone non può non ritenersi altrettanto salvo il suo capoluogo; e’ infatti il capoluogo che identifica la provincia. E conclude: “Abbiamo vinto la battaglia sulla salvaguardia del tribunale di Cassino, non possiamo oggi perdere quella sul capoluogo di provincia".