"DIMENTICANZA? A ME SEMBRA SI TRATTI DI DOLO"

Antonio Abbate interviene sulla seduta dell’ultimo consiglio comunale in merito ai debiti fuori bilancio

“La seduta consiliare del 2 ottobre scorso, cui non ho potuto partecipare per concomitanti impegni istituzionali ed ancora una volta convocata di mattina, ha evidenziato quanto sia inadeguata l’attuale maggioranza che guida le sorti cittadine. Erano in discussione argomenti concernenti il bilancio comunale, lo strumento vitale per eccellenza nell’Ente locale, col quale si misura e si attesta anche la capacità di operare di un’amministrazione. Da ciò che è emerso, non solo a livello di contenuti, ma anche di pratiche e di comportamenti, il giudizio non può che essere negativo. Pur nascosto tra pacchiane modalità di presentare la documentazione contabile - emendamenti prima votati, poi annullati e di nuovo riproposti sotto mentite spoglie,  è emerso chiaro un aspetto: il Comune di Roccasecca è sull’orlo del dissesto finanziario. Mi riferisco, nello specifico - aggiunge Abbate -, alla delibera di ricognizione sullo stato di attuazione del programma e verifica degli equilibri di bilancio. Infatti, mentre la proposta di deliberazione non presentava traccia della presenza di debiti fuori bilancio, in sede di discussione la maggioranza ha presentato un emendamento per dire l’esatto contrario: che c’è un debito di ottocentomila euro. Una somma stratosferica, non bruscolini, ma chissà perché, dimenticata. A questo va ad aggiungersi il ridicolo di cui si sono coperti, quando dopo aver approvato con i soli voti della maggioranza questo emendamento, lo hanno annullato in autotutela nel corso della stessa seduta, forse accorgendosi di un nuovo errore e lo hanno ripresentato sotto nuova forma. Hanno parlato di dimenticanza, a me pare che la scusa non regga, né può parlarsi solo di mera incapacità. Emerge il dolo. Una voragine nel bilancio, per la cui soluzione nessuna proposta è pervenuta, dopo che, la solita strada scelta, quella del ricorso alla cassa Depositi e prestiti, come era ovvio, non si è potuto percorrere, perché è la legge che lo vieta. A questo sfacelo finanziario si aggiunga l’incapacità di portare avanti progetti, di assicurare servizi decenti alla comunità. Di contro, però, aumentano le tariffe e le tasse locali e si mina la struttura comunale come è avvenuto con le scelte operate all’interno della polizia locale. Il quadro che appare è assai drammatico. Prima di arrivare al dissesto, ai pignoramenti, al blocco di servizi e dei pagamenti del personale, è il caso che se ne vadano a casa”.