"ESCO A TESTA ALTA"

Così la Polverini. Fiorito: "Non vedo perchè non ricandidarmi"

"Io sono pulita e questa giunta non ha nessuna colpa". Così l'ormai ex presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, all'indomani delle sue dimissioni che ci tiene a precisare: “Ho chiesto comunque scusa ai cittadini". L'ex governatrice torna a parlare delle dinamiche che hanno portato alla sua decisione: “Monti non mi ha detto cosa dovevo fare, ho sentito anche Berlusconi che mi ha sempre incoraggiata. Ho informato Alfano, poi Cesa e Casini, poi anche Storace ma la mia decisione era già presa. Non ho avuto sentore di come i fondi venivano usati, ma è storia che io abbia chiesto più volte al presidente del Consiglio regionale di operare una spending review. Sono stata costretta a inviare anche alcune lettere allo stesso presidente del consiglio. Comportamenti immorali ai danni di questa Regione - ha aggiunto la Polverini - ci sono sempre stati. Non comportamenti con risvolti per forza giudiziari, ma morali ed etici. Ostriche e champagne venivano gustate prima del mio arrivo. Quando sono arrivata qui ho ripristinato la consuetudine di mangiare in mensa". Sul suo futuro mantiene una certa distanza: “Sono ancora nel mio ufficio, ma come previsto dallo statuto rimarrò fino alle prossime elezioni. Mi auguro di poter tornare a una vita più normale di quella dell’ultimo mese. Candidarmi per il Parlamento? Ci stiamo riflettendo, una decisione poi la prenderemo. Sicuramente non mi ricandido nel Lazio. E' un'esperienza positiva ma devastante che considero finita. C'è un problema di selezione di classe dirigente del Pdl - ha concluso - e della politica in generale. A Bersani non ho nulla da dire, il caso Lusi dovrebbe farlo riflettere, tutto qui". Intanto Franco Fiorito, dopo essere stato interrogato per quattro ore dalla procura di Viterbo come 'persona informata dei fatti' non si arrende alle accuse: “Se sciolgono il Consiglio mi ricandido. Io non c’entro niente. Le fatture in mio possesso, che sono uscite da casa mia e ho dato ai magistrati, sono vere e per quelle cifre sono state effettivamente liquidate dal gruppo. La macchina getta fango l'hanno puntata su di me perché sono state dette cose che non stanno né in cielo né in terra. Non vedo perché non dovrei ripresentarmi”.