Mentre si attendono le prossime ore perché Franco Fiorito venga interrogato dagli inquirenti le polemiche legate a lui e al Pdl regionale non accennano a placarsi. Lui continua a professare la propria estraneità rispetto alle accuse rivoltegli: "L'inchiesta l'ho fatta partire io, io ho segnalato le anomalie. Sto tirando fuori le carte, la verità apparirà diversa da come oggi viene dipinta”. In un'intervista rilasciata a Repubblica l'ex capogruppo Pdl alla Pisana non lesina gli attacchi specificando come le ostriche fossero per il consigliere Miele e lo champagne per Bernaudo e dando una stoccata anche all'attuale capogruppo Battistoni che etichetta, unitamente ad altri membri del partito: "Gente senza morale né fisica. Non posso dire di più, per me però l'inchiesta inizia adesso, ma sono altre le persone da indagare. Per ora mi devo difendere - conclude Fiorito - e poi non sono uno spione". Il legale di Fiorito, Carlo Taormina non le manda a dire intervenendo su Radio24: “Fiorito è meno peggio di altri consiglieri regionali del Pdl. E’ un porcile, hanno usato i soldi anche per fare fatturazioni false e per andare a puttane, cose che Fiorito non ha mai fatto. Tutto si basa su una delibera dell’Ufficio di presidenza del consiglio regionale che ha elargito milioni di euro prima a ciascun gruppo politico e poi a ciascun consigliere senza che la legge lo consentisse. Anche la Polverini - attacca l'avvocato - come tutti gli altri gruppi, ha preso quello che avevano stabilito che dovesse prendere. Sono tutti uguali, sono tutti una razza. E infatti la Polverini non si è dimessa, non ha fatto nessun gesto clamoroso che avrebbe potuto creare una crisi della Regione e determinare una revisione di queste porcherie”. Nell'annunciare che Fiorito non si dimetterà dal ruolo di consigliere rivela anche della querela nei confronti dell’ex presidente di Giovane Italia: “Ha detto che Fiorito fa schifo. In realtà, fanno schifo tutti perché i soldi li hanno fregati tutti quanti”.