"PMI, IMPRENDITORI ABBANDONATI"

Lo afferma Francesco Scalia, consigliere regionale del Pd

“La legge regionale 29/96  è un importante strumento di politica economica concepito per sostenere le piccole e medie imprese e favorire la nascita delle nuove iniziative imprenditoriali, ma a causa dell’inerzia ingiustificata della giunta Polverini, molti imprenditori non hanno ancora avuto accesso a tali risorse”. Il consigliere regionale del Pd, Francesco Scalia, attraverso un’interrogazione urgente alla presidente Polverini, chiede chiarimenti rispetto alla penalizzazione subita da molti imprenditori del Lazio, che ancora attendono di conoscere l’esito delle loro richieste. "Nonostante l'accettazione delle domande sia stata sospesa a partire dal 1° aprile 2011 - spiega Scalia - risultano ancora in sospeso oltre 50 richieste di contributo regolarmente presentate prima della intervenuta sospensione; in alcuni casi, l’attesa per l’esito definitivo del competente Nucleo di Valutazione Regionale si protrae da oltre tre anni, sebbene siano già state vagliate da Sviluppo Lazio. Altro dato inspiegabile è che il Nucleo di Valutazione Regionale è stato convocato solo di recente, dopo che lo stesso non veniva più riunito dal gennaio 2010”. Molte delle imprese che hanno presentato domande hanno avviato e sostenuto gli investimenti programmati continuando a credere nel nostro territorio senza avere tuttavia alcuna risposta rispetto agli incentivi richiesti, e tale incertezza rischia oggi di bloccare l’attività ordinaria delle imprese, le quali trovano particolari difficoltà nel programmare sia l’attività industriale che la sua gestione finanziaria.  “In una situazione di difficoltà economica come quella attuale - aggiunge Scalia - gli incentivi per le nuove imprese risultano fondamentali per il dinamismo del nostro tessuto produttivo e soprattutto per il rilancio dell’occupazione giovanile e femminile che ha raggiunto oggi livelli di criticità preoccupanti. Una delle possibili soluzioni alla crisi economica regionale, potrebbe essere proprio Start-up aziendale, che però non risulta supportato adeguatamente da altre misure incentivanti.  A tal riguardo basta evidenziare i risultati ottenuti dalla recente pubblicazione dell’avviso pubblico “Generazione lavoro”. L’avviso, nato per  incentivare la creazione di nuove imprese, prevedeva una dotazione di  quattro milioni di euro, che è risultata talmente esigua rispetto alle richieste pervenute da rendere necessaria la sospensione della seconda finestra prevista per la presentazione delle domande. La Regione Lazio ha la responsabilità di aver, di fatto, paralizzato uno strumento importante e necessario alla nostra economia”.