"BISOGNA ASSOLUTAMENTE SALVARE I LAVORATORI DELLA CAPODARCO"

Il consigliere regionale Francesco Scalia e l'Idv intervengono in merito alla situazione riguardante la cooperativa che gestisce il servizio Cup

“Si deve mettere in campo ogni azione possibile per scongiurare il licenziamento dei lavoratori della cooperativa Capodarco, che da oltre 10 anni sono impiegati nei servizi Cup per conto della Regione Lazio”. Il consigliere regionale del Pd, Francesco Scalia, interviene nuovamente a difesa dei dipendenti ai quali è stata recapitata la lettera di licenziamento che preannuncia il subentro di una nuova società. "Avevo già chiesto alla Polverini di intervenire sulla Asl di Frosinone, la quale aveva messo a gara il servizio, in violazione di un decreto della stessa Polverini, con l'effetto che poi si è verificato del subentro per soli pochi mesi (fino alla fine dell'anno) di una diversa impresa con conseguente licenziamento del personale. Ad oltre quattro mesi dalla mia interrogazione non ho ancora ricevuto alcuna risposta. Oggi – conclude Scalia - la Regione deve garantire che tutti i 146 addetti licenziati, tra i quali molti appartenenti alle categorie svantaggiate, siano assunti dall'impresa subentrante nel servizi con il medesimo trattamento economico sinora conseguito". In difesa dei lavoratori anche l'Idv: “In un momento di crisi come quello che sta vivendo il Paese, il lavoro è l’unica risorsa a cui aggrapparsi per sopravvivere, specie se parliamo di lavoratori con disabilità. La persona disabile occupata professionalmente, oltre a dimostrare di essere una risorsa produttiva, è in grado di autodeterminarsi senza gravare sul servizio sanitario o su quello sociale, contribuisce attivamente alla crescita della società e ne è partecipe. Con questa convinzione  la Cooperativa Capodarco, negli anni, è riuscita attraverso l’affidamento del servizio Recup della Regione Lazio ha garantire centinaia di posti di lavoro a persone con disabilità svolgendo il servizio con attenzione e professionalità. Questo però non è riconosciuto dalle istituzioni, come nel caso di Frosinone.” Dichiarano Mario Dany De Luca, responsabile nazionale Politiche per la disabilità Idv e Anna Maria Tedeschi, consigliera regionale Idv. Infatti, la Asl di Frosinone ha autorizzato una gara  sul mercato libero per il servizio Recup, fino ad ora affidata alla Capodarco, al massimo ribasso, senza preoccuparsi degli effetti sociali derivanti. La gara è stata vinta dall’azienda Gpi Spa di Trento che ha presentato un’offerta al di sotto delle tabelle ministeriali con il risultato che l’unico modo di far quadrare i conti sarà il taglio del personale impiegato e una cospicua riduzione dei salari, oltre che l’impossibilità che quei posti siano conservati nel tempo per le categorie più svantaggiate. Questa è l’ennesimo caso in cui parole come integrazione, autodeterminazione e inclusione sono solo degli slogan propagandati ad uso e consumo dalle istituzioni che, con pietismo rassicurano le persone disabili su loro futuro e poi nei fatti non difendono il patrimonio di formazione e saperi svendendoli  per  “trenta denari”. Al di là ora di come finirà la vicenda, sulla quale pendono varie vertenze legali, desidereremmo che le istituzioni competenti (Regione Lazio in primis) assumessero degli impegni precisi nella gestione degli appalti che vedono coinvolte le persone disabili attraverso clausole sociali di tutela del lavoro e della condizione contrattuale,  adottando le politiche di integrazione sociale già adottate da tempo dalla Commissione Europea e da altre Regioni di questo Paese. Infine - concludono De Luca e Tedeschi-   vorremmo fare chiarezza su alcuni punti relativi alla gara, in particolare, sul fatto che la Asl di Frosinone ha permesso a qualcuno di indicare il costo del personale  al di sotto della soglia prevista e capire perché la Capodarco per coprire il servizio aveva bisogno di 145 mila ore mentre la Asl ne metta in gara 175 mila che, in termini di costo, significa 500 mila euro in più, alla faccia dell’efficienza e del risparmio per la Pubblica Amministrazione in tempi di spendig review”.