SCALIA (PD) INTERROGA LA REGIONE SULLE BORSE DI STUDIO
Francesco Scalia (nella foto) interroga la Regione: “Il mancato pagamento delle borse di studio č una violazione del diritto allo studio”.
23 settembre 2011, STORICO
Il nuovo anno accademico 2011/2012 è iniziato, Lazioadisu ha pubblicato il nuovo
bando per le borse di studio e i relativi esiti provvisori, senza però
considerare che gli studenti delle Università non hanno ancora ricevuto la
seconda rata della borsa di studio per l’anno accademico 2010/2011. A chiedere
spiegazioni su quanto accade, è il consigliere regionale PD, Francesco Scalia,
che spiega: “Ho sottoposto all’attenzione della Presidente della Regione Lazio,
Renata Polverini, e all’assessore all’Istruzione e alle Politiche sociali,
Gabriella Sentinelli, un’interrogazione per sapere quali azioni intende
intraprendere la Regione per risolvere la questione. La borsa di studio è il
principale beneficio previsto dalla normativa statale e regionale sul diritto
agli studi universitari a favore degli studenti in particolari condizioni
economiche e di merito, stabilite da un apposito bando di concorso annuale
gestito da Lazioadisu. Quest’ultimo è l’ente pubblico dipendente per il diritto
agli studi universitari nel Lazio, che, attraverso i trasferimenti da parte
della Regione, provvede al pagamento delle borse di studio assegnate. Il mancato
pagamento della borsa di studio – continua Scalia – rappresenta una grave
violazione del diritto allo studio. Sono passati ormai dieci mesi dal pagamento
della prima rata e ad oggi, la Regione non ha ancora provveduto al saldo della
borsa di studio 2010/2011 per gli studenti universitari beneficiari. Di norma il
saldo finale delle borse di studio viene corrisposto entro il mese di agosto di
ogni anno per permettere agli studenti di affrontare l’anno successivo senza
gravare eccessivamente sul reddito familiare. Mi auguro che attraverso questa
interrogazione, unico strumento a mia disposizione, la Regione programmi in
tempi brevi il pagamento finale delle borse di studio 2010/2011 e consenta agli
studenti di iniziare il nuovo anno accademico senza disagi economici”.