SCALIA (PD) INTERROGA LA REGIONE SULLE BORSE DI STUDIO

Francesco Scalia (nella foto) interroga la Regione: “Il mancato pagamento delle borse di studio č una violazione del diritto allo studio”.

Il nuovo anno accademico 2011/2012 è iniziato, Lazioadisu ha pubblicato il nuovo bando per le borse di studio e i relativi esiti provvisori, senza però considerare che gli studenti delle Università non hanno ancora ricevuto la seconda rata della borsa di studio per l’anno accademico 2010/2011. A chiedere spiegazioni su quanto accade, è il consigliere regionale PD, Francesco Scalia, che spiega: “Ho sottoposto all’attenzione della Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e all’assessore all’Istruzione e alle Politiche sociali, Gabriella Sentinelli, un’interrogazione per sapere quali azioni intende intraprendere la Regione per risolvere la questione. La borsa di studio è il principale beneficio previsto dalla normativa statale e regionale sul diritto agli studi universitari a favore degli studenti in particolari condizioni economiche e di merito, stabilite da un apposito bando di concorso annuale gestito da Lazioadisu. Quest’ultimo è l’ente pubblico dipendente per il diritto agli studi universitari nel Lazio, che, attraverso i trasferimenti da parte della Regione, provvede al pagamento delle borse di studio assegnate. Il mancato pagamento della borsa di studio – continua Scalia – rappresenta una grave violazione del diritto allo studio. Sono passati ormai dieci mesi dal pagamento della prima rata e ad oggi, la Regione non ha ancora provveduto al saldo della borsa di studio 2010/2011 per gli studenti universitari beneficiari. Di norma il saldo finale delle borse di studio  viene corrisposto entro il mese di agosto di ogni anno per permettere agli studenti di affrontare l’anno successivo senza gravare eccessivamente sul reddito familiare. Mi auguro che attraverso questa interrogazione, unico strumento a mia disposizione, la Regione programmi in tempi brevi il pagamento finale delle borse di studio 2010/2011 e consenta agli studenti di iniziare il nuovo anno accademico senza disagi economici”.