Il Cristo degli Ernici, in cammino nella storia, cultura e natura

Domani si conclude l'iniziativa del Cai

Il Cristo degli Ernici, in cammino nella storia, cultura e natura

Il 14 luglio verrà inaugurato il sentiero che porta al Cristo degli Ernici presso monte Peccia, e li sarà scoperto il Volto del Cristo scolpito nella roccia, a conclusione di una serie d’iniziative dei mesi scorsi, legate al progetto “Il Cristo degli Ernici” - in cammino nella storia, cultura e natura degli ernici- e risponde alla domanda fondamentale di conoscenza del territorio, per scoprirlo nella sua autenticità, dove i monti Ernici ne hanno segnato la storia.

Il 14 aprile verrà inaugurato con un trekking aperto a tutti. Lo scorso aprile la sezione CAI di Alatri e al Soccorso Alpino hanno avuto il patrocinio di Alatri, Collepardo e Vico nel Lazio e della Regione Lazio, si è realizzata la rete sentieristica cittadina che dal centro delle tre cittadine porta al sentiero escursionistico che arriva alla radura del m. Peccia dove è stato collocato il volto del Cristo degli Ernici.

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La storia del progetto nasce dall’esperienza escursionistica del CAI di Alatri e del progetto alla scoperta del Territorio che ha coinvolto giovani e studenti per guardare al territorio da un’altra prospettiva, quello storico, culturale e naturalistico di luoghi noti e meno noti: le mura Poligonali di Alatri, il ponte Romano, la Proto badia di S. Sebastiano, dove il CAI ha colmato un vuoto storico apponendo una targa, i ruderi preromani di Campostino e la dolina carsica più grande d’Europa del Pozzo D’antullo, le strade sentieri dei Monaci di Trisulti, Trisulti e le mura medioevali di Vico con le sue 25 torri. Sono stati tracciati sentieri cittadini e escursionistico, fanno parte di un’idea che punta a creare una nuova mappa culturale degli Ernici, storica, archeologica, naturalistica, con vertice della sentieristica Monte Peccia che, allontanandosi dai centri urbani, diventa escursione di media montagna per arrivare alla radura del “il Cristo degli Ernici” di Monte Peccia (vedi foto della posa da parte dei volontari CAI). e un grandissimo aiuto ci viene dagli studi di don G. Capone, cui la stessa denominazione del progetto vuole essere una dedica particolare, i suoi libri sono una forte dichiarazione di amore per le nostre terre e le persone che lo abitano.

 < - dichiara Campoli-  coinvolgendo il territorio nelle istituzione e nelle sue forme associative, arrivando alla stampa del pieghevole(5000 pz) con sentieristica e accoglienza messa in rete; realizzato la targa esposta presso la badia si S. Sebastiano colmando un vuoto storico per il monumento che ha visto la nascita della regola Benedettina; realizzato il Volto del Cristo elitrasportato e posato su una roccia affiorante nella radura del m. Peccia, simbolo dell’intero progetto.>>

<aggiunge infine Campoli- a far scoprire e ri-connettere le persone con la storia dei luoghi, con la natura così sincera e rigogliosa degli Ernici e, come suggerito da don G. Capone, attraverso percorsi a piedi e/o con mobilità dolce riscoprire luoghi che spesso basta un avvicinamento lento per svelare particolari che, difficilmente in condizioni di dipendenza dalle macchine si potrebbero cogliere. Vogliamo mettere in evidenza le testimonianze storico-culturali delle nostre zone, per lo più̀ inesplorate, ma che meriterebbero maggiori attenzioni; testimonianze che ci appaiono lontane nel tempo ma che, se non ci fossero state, oggi non saremo quello che siamo.

Il 14 luglio per scoprire ufficialmente il Volto del Cristo ernico e sarà per una domenica nel segno della natura e cultura.>>