INDAGATI RENATA POLVERINI E GIANNI ALEMANNO

Agli arresti domiciliari manager e collaboratore dell'ex sindaco di Roma. In ballo 30mila euro pagati da "Accenture" per un falso sondaggio sui servizi scolastici

L'ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini e l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno finiscono nel mirino della legge. I due esponenti del centrodestra risultano infatti indagati dalla Procura di Roma per finanziamento illecito dei partiti. L'iscrizione nel registro degli indagati di Gianni Alemanno e Renata Polverini sarebbe legata a un'operazione di telemarketing politico svolta nel 2010 da una società a favore del listino dell'ex presidente della Regione Lazio. Sempre nel 2010, hanno accertato le indagini, Accenture aveva vinto una gara bandita dal comune di Roma per una decina di milioni di euro che riguardava la raccolta e l'elaborazione di dati statistici relativi a vari settori. L'ex sindaco di Roma sarebbe, secondo quanto scritto dal Gip Costantino de Robbio, il "regista dell'operazione" con la quale la Accenture ha incaricato una società di svolgere un'attività di telemarketing a favore dell'allora candidata alla presidenza della regione Lazio. Nell'ambito della stessa indagine sono stati limitati agli arresti domiciliari Fabio Ulissi, già collaboratore dell'ex sindaco, e Giuseppe Verardi, ex manager della società di consulenza Accenture. Gianni Alemanno si è dichiarato estraneo a ogni accusa: "Ho appreso dalle agenzie di stampa la notizia di questa indagine. Non so assolutamente nulla di queste vicende né, tantomeno, mi sono occupato del finanziamento della campagna elettorale per le elezioni regionali del 2010. Attendo quindi con fiducia gli sviluppi del lavoro della magistratura che confermeranno la mia estraneità a ogni addebito". La Polverini esprime, da parte sua, fiducia nella magistratura: "Apprendo dalle agenzie di stampa la notizia di una indagine a mio carico nell'ambito di un'inchiesta avviata un anno fa per finanziamento illecito ai partiti e che riguarda persone che non conosco. Ho completa fiducia nella magistratura e sono sicura che, se c'è una indagine, verrà provata la mia estraneità ai fatti".