A CECCANO DALLA PERQUISIZIONE SPUNTA UN INGENTE QUANTITATIVO DI ARNESI DA SCASSO

Un diciannovenne di Roccasecca arrestato a Pontecorvo con l'accusa di violenza carnale ai danni di una coetanea

A CECCANO DALLA PERQUISIZIONE SPUNTA UN INGENTE QUANTITATIVO DI ARNESI DA SCASSO

Ieri, a Ceccano, i militari della locale Stazione, collaborati da personale delle Stazioni di Castro Dei Volsci e Pofi, nell’ambito di un predisposto servizio coordinato di controllo del territorio, hanno arrestato in regime detenzione domiciliare un 37enne del luogo, in esecuzione  dell’ ordinanza emessa dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Frosinone, dovendo espiare la pena di sei mesi per una precedente commissione dei reati di “resistenza e minacce a P.U.” . Nell’ambito della stessa attività preventiva, inoltre, hanno deferito in stato di libertà tre persone di nazionalità rumena (due domiciliati ad Arnara e uno a Frosinone) poiché ritenuti responsabili del reato di “ricettazione”. I militari operanti, nel corso della perquisizione domiciliare hanno rinvenuto grimaldelli atti allo scasso nonchè ingente materiale da ferramenta ed elettronico, risultato asportato nella nottata tra il 24 ed il 25 ottobre, presso un’attività commerciale di Nettuno e hanno denunciato presso il Commissariato P.S. di Anzio. Tutto il materiale recuperato è stato sottoposto a sequestro e  custodito in attesa della relativa restituzione all’avente  diritto. (FOTO)


COMPAGNIA DI ALATRI

 

Ad Alatri, i militari del Norm-Aliquota radiomobile, nell’ambito di predisposti servizi per il controllo del territorio,  finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, controllavano ed identificavano cinque persone, di nazionalità romena, sorprese mentre si aggiravano immotivamente e con fare sospetto, nei pressi di obiettivi sensibili di quel centro. Nei confronti dei predetti, ricorrendone i presupposti, è stata inoltrata la proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione del rimpatrio con il foglio di via obbligatorio, con divieto di far ritorno nel Comune di Alatri per anni tre.

 

COMPAGNIA DI PONTECORVO
La scorsa serata, a San Giorgio a Liri, i militari della locale Stazione, fattivamente collaborati dal personale  del Norm-Aliquota radiomobile della Compagnia di Pontecorvo, nell’ambito di un controllo straordinario del territorio, traevano in arresto un 33enne ed un 28enne entrambi di cittadinanza romena e residenti in Sant’Apollinare, poichè ritenuti responsabili in concorso dei reati di “furto in flagranza di reato, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni”. I militari operanti, allertati dalla centrale operativa della Compagnia di Pontecorvo, si recavano presso una officina meccanica di San Giorgio a Liri dove sorprendevano i due ladri mentre stavano asportando una replica tag heuer autovettura di proprietà del titolare dell’attività commerciale. I due malviventi, vistisi scoperti, si scagliavano contro i carabinieri al fine di eludere il controllo ma venivano prontamente bloccati. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, venivano trattenuti presso le camere di sicurezza del Comando stazione carabinieri di Pontecorvo in attesa delll’udienza del rito direttissimo.

A Pontecorvo, i militari della locale Stazione, traevano in arresto un 19enne, residente a Roccasecca, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dall’ufficio del Gip del tribunale di Cassino, in data 06 novembre 2012, per il reato di “violenza sessuale”. Le attività d’indagine, scaturite dalla denuncia di una 19enne residente in Pontecorvo, hanno consentito di accertare che il giovane, nella serata di 03 agosto 2012, induceva la ragazza ad avere un rapporto sessuale non consenziente. L’arrestato è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G.

Ad Aquino, i militari della locale Stazione, a conclusione di specifica attività info-investigativa, deferivano in stato di libertà, alla competente A.G., un 45enne residente a Bojano (Cb), poiché resosi responsabile del reato di “truffa”. Le risultanze investigative dei militari operanti, consentivano di accertare che, dal 21 febbraio 2011 al 15 luglio 2011, l’uomo, sfruttando l’omonimia con il reale relojes imitacion titolare di una azienda locale, ordinava, sul conto della stessa ditta, vario materiale elettronico del tipo smartphone - tablet - computer portatili, per un valore di circa 10.000 euro, per poi rivenderlo ed incassare il relativo profitto.