PRESEPE DEI RIFUGI, UN SUCCESSO

Quasi cento i figuranti e oltre duecento visitatori in pił rispetto alla scorsa edizione. Una tradizione che inorgoglisce l'amministrazione

PRESEPE DEI RIFUGI, UN SUCCESSO
Ancora un successo per l’ultima edizione del “Presepe vivente nei rifugi” di Colleferro. Seguendo il trend degli ultimi anni, sono aumentati i visitatori che in questa stagione hanno voluto assistere alla rappresentazione. 1500 è infatti il numero dei cittadini che hanno varcato la soglia dei rifugi di via Roma, 200 in più rispetto allo scorso anno, nei quattro giorni che si è tenuta l’iniziativa, per osservare i 37 quadri allestiti lungo gli 800 metri del percorso realizzato nei cuniculi sotterranei. Un successo sottolineato dal sindaco Mario Cacciotti, nel corso della cerimonia tenutasi domenica scorsa in sala consiliare per consegnare i riconoscimenti del concorso denominato il “Pozzo dei desideri”. Tra le centinaia di pensieri (per l’esattezza 279) che anche quest’anno sono stati gettati nel “pozzo”, presente in uno dei quadri del Presepe vivente, ne sono stati scelti tre. Ai tre autori sono stati perciò consegnati i premi offerti dagli sponsor Maffucci e Meneni. Inoltre l’amministrazione ha voluto anche offrire uno speciale riconoscimento alla classe I B della scuola elementare GPD che, andata in visita al Presepe, ha partecipato entusiasta all’iniziativa scrivendo ciascun bambino un proprio desiderio. Ai giovani studenti è stato consegnato del materiale didattico. “Ancora un grande successo – ha sottolineato il sindaco Cacciotti, presente in aula insieme ai consiglieri delegati alla Cultura e alla Pubblica istruzione, Mario Del Prete e Riccardo Trulli - del quale non avevamo dubbi. A riprova di ciò ogni anno sono sempre di più i figuranti che vi partecipano (quest’anno erano ben 90), mentre per la prima volta abbiamo avuto anche una scuola, la media Leonardo Da Vinci, che vi ha preso parte con il proprio laboratorio di ceramica, e ben due cori, quello di Segni e quello della parrocchia di San Bruno. Ringrazio dunque tutti i collaboratori, il nostro curatore Renzo Rossi e, soprattutto, i tanti figuranti che si sono alternati anche stavolta per realizzare, come sempre, una iniziativa avvincente e suggestiva, che è ormai una vera tradizione della nostra città”.