Nessun taglio alle giornate di pesca nel 2026

Copagri Lazio esprime grande soddisfazione per la decisione

Nessun taglio alle giornate di pesca nel 2026

Copagri Lazio esprime grande soddisfazione per la decisione assunta dal Governo italiano in sede europea, che scongiura per il 2026 qualsiasi riduzione delle giornate di pesca.

L’organizzazione agricola e della pesca si fa portavoce del gradimento dei pescatori di Gaeta, Terracina, Formia e Minturno, Ponza e Ventotene. Si tratta di oltre 500 famiglie di pescatori e altrettante dell’indotto che vedono riconosciuta una decisione oggettivamente necessaria e soggettivamente fondamentale per consentire alla categoria di continuare a lavorare e a garantire un reddito dignitoso. In un contesto già fortemente segnato dalla drastica diminuzione del pescato, la misura rappresenta un segnale concreto di attenzione verso un comparto in sofferenza, in particolare la piccola pesca, da sempre considerata la “cenerentola del mare”.

A confermare la decisione è stato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha annunciato il superamento della proposta della Commissione europea volta a ridurre drasticamente l’attività dei pescherecci, in particolare quelli a strascico.

Dopo oltre quaranta ore di trattative a Bruxelles, il Consiglio Agrifish ha infatti bocciato il piano che prevedeva una riduzione fino al 64% delle giornate di pesca, una misura che avrebbe messo seriamente a rischio la tenuta economica di intere marinerie e delle comunità costiere ad esse collegate.

Resta centrale il principio di equilibrio tra sostenibilità ambientale e sostenibilità economica e sociale. Le misure concordate puntano su strumenti già adottati dall’Italia, come il fermo biologico e il progressivo ritiro delle imbarcazioni più obsolete, finalizzati alla tutela degli stock ittici senza penalizzare il lavoro e l’occupazione.

Nel 2025, una barca ha operato mediamente per circa 120 giorni, con un fermo continuativo di due mesi. Senza l’accordo raggiunto, nel 2026 le giornate di pesca si sarebbero ridotte a poche decine, con conseguenze devastanti per il settore.

Il risultato ottenuto evita un danno economico stimato in centinaia di milioni di euro e limita il rischio di una crescente dipendenza dalle importazioni di pesce dall’estero.

Copagri Lazio continuerà a vigilare e a sostenere con determinazione le istanze dei pescatori, affinché le politiche europee tengano sempre conto delle reali esigenze del comparto e delle comunità che vivono di mare.