Ci sta provando dallo scorso ottobre una startup americana con sede in California, IronOx, che recentemente ha iniziato a vendere i primi frutti del lavoro delle macchine, ben tre varietà di verdure, disponibili al Bianchini’s Market di San Carlos, negozio di alimentari a conduzione familiare specializzato in prodotti locali e biologici. Ma come funziona? Per automatizzare il lavoro agricolo la start up usa dei bracci robotici per la raccolta, delle vasche idroponiche e dei robot pensati per curare la fase della coltivazioni. Seppur si continui a parlare di agricoltura autonoma, però, gli esseri umani al momento sono ancora indispensabili per la maggior parte del lavoro: i robot curano il momento della crescita, ma sono gli uomini a confezionare le piante e porre i primi semi. Punto a favore dell’agricoltura robotizzata, comunque, è la produzione locale: gli automi sono di dimensioni piccole e possono essere posizionati anche molto vicino ai clienti, riducendo così i costi e le emissioni durante il trasporto.