TUTTI A ROMA PER LA VERTENZA VIDEOCON

Lavoratori, sindacati, istituzioni locali, un fronte unitario del territorio che si sposter? a Roma, gioved? 4 novembre, per chiedere al Governo di prendere in mano la vertenza Videocon. E? questa la decisione assunta dall?assemblea delle maestranze dello stabilimento.

Lavoratori, sindacati, istituzioni locali, un fronte unitario del territorio che si sposterà a Roma, giovedì 4 novembre, per chiedere al Governo di prendere in mano la vertenza Videocon. E’ questa la decisione assunta dall’assemblea delle maestranze dello stabilimento, che ha visto una massiccia partecipazione di maestranze e rappresentanze istituzionali. Sotto la lente, ancora una volta, lo stato dell'iter di ristrutturazione del debito della Videocon (secondo quanto ha riferito Silvio Campoli, segretario provinciale della Filctem Cgil, in alto mare il tentativo di trovare un accordo con il maggiore creditore della società, Banca Intesa). Ma anche la necessità di conoscere nel dettaglio il progetto industriale della Ssim, la società arabo-canadese interessata a rilevare il sito di località Frattarotonda. Un nodo, anch'esso, rimasto da sciogliere. Su questi due aspetti sindacati, lavoratori e istituzioni hanno chiesto un diretto e autorevole coinvolgimento del governo, nella persona del Ministro allo sviluppo economico Paolo Romani o del sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri Gianni Letta, che già aveva portato a battesimo l'ingresso degli indiani. Ora si chiede con fermezza il mantenimento degli impegni allora assunti dal governo: riconversione e rioccupazione dei lavoratori. Per questo giovedì a centinaia saranno a Roma, nel giorno in cui finalmente è stato convocato il tavolo ministeriale tanto reclamato e continuamente rinviato dallo scorso luglio. La pressione dell'intero territorio dovrà farsi sentire sul governo, dal quale ci si aspettano scelte chiare, come hanno detto i rappresentanti sindacali, ma anche i tanti sindaci presenti all'assemblea (Ceccano, Alatri, Arce, Fiuggi, Castro, Anagni, ma anche Acuto e Ferentino). Presenti anche il presidente della Provincia di Frosinone Antonello Iannarilli, i consiglieri regionali Francesco Scalia e Anna Maria Tedeschi, il coordinatore del Psi Gianfranco Schietroma. Le conclusioni sono state affidate all’assessore provinciale alle attività produttive Francesco Trina: "La Provincia si assume il ruolo di coordinamento e mette in piedi il tavolo permanente per la riconversione della Vdc". Proprio Trina è stato di fatto individuato come coordinatore delle iniziative, ma l’appello dell’assessore provinciale è stato chiaro: "Si tratta di un problema territoriale, le istituzioni sono tenute a trovare soluzioni, ma serve l’aiuto dei lavoratori". Un richiamo alla presenza di tutte le maestranze, dunque, "perchè serve una voce unica da portare al Mise, altrimenti - ha ammonito - non si può dire che la politica non risolve i problemi". La Provincia, a questo scopo, ha messo a disposizione dei lavoratori dei pullman per il 4 novembre che partiranno dal piazzale dello stabilimento alle 7.30, per raggiungere Roma alle 10.30, ora in cui è convocato il tavolo ministeriale.