La Regione Lazio anticipa fino a quattro mensilit? di cassa integrazione straordinaria ai lavoratori della Vdc Technologies. E' stato infatti siglato l'accordo sulla cigs
per cessazione di attivit
La Regione Lazio anticipa fino a quattro mensilit? di cassa integrazione straordinaria ai lavoratori della Vdc Technologies. E' stato infatti siglato l'accordo sulla cigs
per cessazione di attivit
04 settembre 2010, STORICO
Cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività, con anticipazione di quattro mensilità da parte della Regione Lazio. E’ questo l’accordo siglato nei giorni scorsi alla Pisana, grazie al quale i lavoratori della Vdc Technologies non dovrebbero essere soggetti a vuoti salariali. Una soluzione, quella proposta dall’assessore regionale al lavoro Mariella Zezza, che ha trovato il placet dei sindacati. Filctem Cgil e Femca Cisl, nelle persone dei segretari provinciali Silvio Campoli e Mariano Ranieri, hanno evidenziato che l’accordo sottoscritto alla Pisana è il migliore possibile, vista la situazione della vertenza. La cassa integrazione in deroga è terminata e impossibile da riproporre tecnicamente, pertanto si è dato seguito alla richiesta di cigs per cessazione di attività inoltrata nei mesi scorsi dalla proprietà indiana per i 1241 lavoratori della Vdc Technologies. Diversa la situazione per i dipendenti della controllata Cervino, che saranno invece coperti dagli ammortizzatori sociali in deroga fino alla fine dell’anno. Un plauso all’anticipazione della cigs da parte della Pisana giunge dal segretario provinciale della Uilcem Uil, Alessandro Piscitelli, che ha evidenziato la sensibilità dell’assessore Zezza verso le oggettive necessità delle maestranze. Commento positivo anche da parte del segretario provinciale della Ugl Chimici Enzo Valente, mentre fuori dal coro è la voce di Massimo Arilli, segretario aggiunto della Cisal: “Un accordo insoddisfacente – ha detto – poiché non richiama la proprietà indiana alla responsabilità sociale di impresa e non contempla, per i lavoratori eventualmente interessati, la possibilità di accedere alla mobilità volontaria”. Il vero nodo, tuttavia, rimane quello della cessione dello stabilimento di località Frattarotonda. La procedura di ristrutturazione del debito sta andando avanti, anche se i sindacati hanno espresso preoccupazione per il ruolo svolto da grandi creditori come le banche. In ogni caso, solo portata a termine questa fase sarà possibile formalizzare l’acquisizione della fabbrica da parte della società Ssim, che vorrebbe realizzarvi coperture solari e pale eoliche. Nelle ultime settimane anche altri imprenditori avrebbero manifestato interesse per la fabbrica anagnina, proponendo al Ministero dello sviluppo economico progetti che sarebbero complementari rispetto a quelli della Ssim e consentirebbero di incrementare il numero di lavoratori potenzialmente occupati. Di questo, tuttavia, si tornerà a parlare nelle prossime settimane presso la sede del Mise: le organizzazioni sindacali nazionali e la Regione Lazio hanno nuovamente sollecitato un incontro, che dovrebbe essere convocato entro settembre.