REGIONALI - Varata la giunta Polverini: 13 gli assessori, ma non entrano gli eletti di Frosinone. Fiorito, rimasto senza l'ambita delega all'agricoltura, deve accontentarsi del ruolo di capogruppo del Pdl. Ad Abbruzzese la presidenza del consiglio regionale.">

VARATA LA GIUNTA: FRANCO FIORITO RESTA AL PALO

REGIONALI - Varata la giunta Polverini: 13 gli assessori, ma non entrano gli eletti di Frosinone. Fiorito, rimasto senza l'ambita delega all'agricoltura, deve accontentarsi del ruolo di capogruppo del Pdl. Ad Abbruzzese la presidenza del consiglio regionale.

La provincia di Frosinone resta esclusa dalle responsabilità di governo alla Regione Lazio. Il presidente Renata Polverini, infatti, ha ufficializzato la composizione della sua Giunta e nessuno degli eletti in Ciociaria è entrato a farvi parte. Il favoritissimo Franco Fiorito, eletto con una valanga di preferenze (oltre 26mila voti personali) nella lista del Pdl e dato per settimane come assessore in pectore con delega all’agricoltura, dovrà rassegnarsi al ben minore ruolo di capogruppo del Pdl. Paradossalmente, più di peso il ruolo riconosciuto a Mario Abbruzzese, eletto anch’egli nel Pdl con circa 22mila preferenze, che risulta essere in procinto di diventare Presidente del Consiglio regionale. La Giunta è stata varata nella tarda serata di domenica, dopo intense ore di trattative per evitare la rottura con l’Udc; il partito di Casini, tuttavia, è rimasto con un pugno di mosche e lo strappo si è consumato. Sacrificati, sull’altare del Presidente Berlusconi, i maggiori rappresentanti della politica locale ciociara (Latina, con Stefano Zappalà, Viterbo, con  Francesco Battistoni, e Rieti, con Antonio Cicchetti, l’hanno spuntata, mentre Frosinone è rimasto ai margini nonostante il determinante contributo alla vittoria della Polverini). A decidere sugli equilibri interni all’esecutivo della Pisana, innanzi tutto, la rottura tra Berlusconi e Fini (un solo uomo del Presidente della Camera, Luca Malcotti ai Lavori Pubblici): gli altri sono tutti emanazioni più o meno dirette di parlamentari del Pdl fedelissimi al Premier Berlusconi. Anche La Destra, con Teodoro Buontempo, può dirsi soddisfatta. Tra i 13 assessori solo tre donne (compresa la Polverini che mantiene la delega alla Sanità).
Una vera e propria beffa per Fiorito, che fino all’ultimo si è detto certo di ottenere l’ambita delega all’agricoltura. Eppure già da qualche giorno circolavano le indiscrezioni su un suo possibile “sacrificio” e si vociferava dell’ipotesi, che si è poi rivelata esatta, di un contentino all’uomo forte del Pdl ciociaro che avrebbe ottenuto il ruolo di capogruppo del partito. Molti possibili scenari si aprono adesso nel panorama politico locale, soprattutto perché Fiorito non ha mai nascosto di desiderare il ruolo da assessore e, fin dalle scorse settimane, aveva lanciato un ambiguo messaggio – poi chiarito – al presidente dell’amministrazione provinciale Antonello Iannarilli affinchè si rivedessero gli equilibri di Palazzo Gramsci. Da coordinatore provinciale del partito, infatti, il neo capogruppo regionale del Pdl “controlla” un buon numero di consiglieri alla Provincia: già in campagna elettorale la sfiducia a Mario Abbruzzese, diretto rivale di Fiorito per la corsa alla Pisana, ha lasciato intendere quali siano i rapporti di forza in Provincia.
Di certo, al di là delle ripercussioni, c’è il dato politico innegabile: “Il nostro territorio – afferma Roberto Cicconi, consigliere comunale ad Anagni ed esponente di Sinistra Ecologia e Libertà – resta senza alcuna rappresentanza in seno alla giunta Regionale. Si tratta di un sconfitta politica pesante per una Provincia che ha dato un contributo importantissimo all’elezione di Renata Polverini. Quali che siano le ragioni dell’esclusione di esponenti politici locali dal governo della Regione, resta l’evidenza che gli equilibri interni al centrodestra sono di fatto imposti dal leader del Pdl a tutti i livelli, Silvio Berlusconi, penalizzando significativamente i territori che pure sono stati determinanti per la loro vittoria”. Una carenza di partecipazione e rappresentanza della Ciociaria, dunque, che nella precedente amministrazione regionale era stata invece protagonista (cinque gli assessori che si sono avvicendati nel centrosinistra: Francesco De Angelis, Mario Michelangeli, Francesco Scalia, Anna Salome Coppotelli e Alessandra Mandarelli) nonostante Frosinone non abbia dato un sostanziale contributo alla vittoria del centrosinistra nel 2005. Conclude Cicconi: "Il Pdl in campagna elettorale ha insistito molto sul ruolo di governo che avrebbe ricoperto Fiorito, chiedendo il sostegno ai cittadini per rafforzare il ruolo politico di Anagni e della provincia. Eppure oggi il nostro territorio resta ai margini, come mai era accaduto prima, del governo della Regione". 

Queste le deleghe affidate dalla Polverini: 
Quota ex An: Luca Malcotti, (Roma), Infrastrutture e Lavori Pubblici;  Francesco Lollobrigida (Tivoli) Mobilità e Trasporti; Antonio Cicchetti (Rieti) Istruzione e Cultura;  Pietro Di Paoloantonio (Roma), Attività produttive e rifiuti .

Quota ex FI: Giuseppe Emanuele Cangemi (Roma), Enti locali e Sicurezza; Francesco Battistoni (Viterbo), Politiche agricole; Fabio Armeni (Roma), Urbanistica e Territorio; Fabiana Santini (capo della segreteria del Ministro Scajola), Arte, sport e Politiche giovanili; Stefano Zappalà (Latina), Turismo e Made in Lazio;
Marco Mattei (Albano), Ambiente.

Quota Polverini: Stefano Cetica (ex segretario generale Ugl), Bilancio; Mariella Zezza (Roma), Lavoro, politiche sociali e Famiglia.

La Destra: Teodoro Buontempo  (Roma), Casa, Tutela dei Consumatori e terzo settore.