ANAGNI - L’uscita del consigliere comunale di maggioranza Alessio Fenicchia dalle fila della Destra rappresenta una chiave di lettura interessante degli equilibri interni all’amministrazione comunale.">

CON LE REGIONALI SALTANO GLI EQUILIBRI POLITICI

ANAGNI - L’uscita del consigliere comunale di maggioranza Alessio Fenicchia dalle fila della Destra rappresenta una chiave di lettura interessante degli equilibri interni all’amministrazione comunale.

L’uscita del consigliere comunale di maggioranza Alessio Fenicchia dalle fila della Destra rappresenta una chiave di lettura interessante degli equilibri interni all’amministrazione comunale guidata da Carlo Noto, innegabilmente legati a doppio nodo alla tornata elettorale per il rinnovo del consiglio regionale, ormai imminente. Proprio in questi giorni, infatti, Fenicchia ha annunciato la sua formale indipendenza dal partito in cui è stato eletto lo scorso giugno, adducendo a ragione della propria decisione le eccessive critiche mosse da La Destra all’azione amministrativa, il suo scarso coinvolgimento nella vita interna del partito, culminato – a suo dire – nell’indicazione  a sua insaputa del candidato anagnino alla Pisana, individuato e già ufficializzato nella figura di Enrico Trulli. Proprio questa è stata la goccia che deve aver fatto traboccare il vaso, già colmo di incomprensioni, tra la Destra e il suo unico rappresentante istituzionale che – è stato palese fin dal primo momento – rappresenta in Consiglio comunale, più che la voce del partito di Storace, una garanzia per il vicesindaco Daniele Natalia, che ha ricevuto l’importante delega in quanto leader dello schieramento “Insieme oltre i poli”, alleato della coalizione a sostegno di Noto di cui facevano parte La Destra, Anagni Giovane (da cui proviene lo stesso Trulli, poi approdato all’Udeur) e Liberali Popolari. Natalia, prima delfino di Fiorito, poi suo avversario, si è di recente dichiarato pronto a sostenere, lancia in resta, la candidatura dell’uomo forte del Pdl alle regionali. E’ evidente che i “grandi elettori” o sostenitori, che dir si voglia, del vicesindaco, debbano in qualche modo sentirsi legati alle sue scelte, mentre il percorso di allontanamento da parte delle forze che componevano “Insieme oltre i poli” è stato evidente fin dalla costituzione di un nuovo coordinamento di centrodestra a dir poco contrario a sostenere un’altro nella corsa alla Pisana. Fin qui, dunque, le uniche due candidature anagnine ufficiali agli scranni della Regione, Fiorito e Trulli, entrambi nello schieramento della Polverini. Nello stesso campo dovrebbe correre anche Guglielmo Rosatella che, pur senza i crismi dell’ufficialità, sarà l’uomo forte ad Anagni dell’Alleanza di Centro di Pionati, che ha per segretario regionale un altro noto anagnino, Paolo Tuffi. Una candidatura potrebbe essere espressa anche dall’Udc: non è un segreto che vi aspiri l’ex assessore e il maggior collettore di voti del partito, Pierino Naretti, ma in questo caso è tutto da vedere. Diversa la situazione nel centrosinistra cittadino che, pur sostenendo compattamente la scesa in campo di Emma Bonino come presidente, potrebbe non esprimere alcun candidato locale. Il Pd è attualmente diviso tra sostenitori del coordinatore provinciale Buschini e dell’assessore regionale Scalia e non  sembrano esserci in ballo papabili per la corsa alla Pisana, se si esclude qualche ambizione che difficilmente potrebbe essere soddisfatta. Le indiscrezioni parlano invece di un possibile impegno di Simone Ambrosetti tra le fila dei socialisti, ma in questo caso il nodo è ancora da sciogliere. Anche Sinistra, Ecologia e Libertà potrebbe esprimere un candidato anagnino, così come la Federazione di Sinistra che vede tra i suoi fondatori Mario Michelangeli. I giochi, comunque, dovrebbero essere fatti a breve, visto che manca poco più di un mese all’appuntamento con le urne.