“Brucia ancora la chiusura del reparto di ostetricia che da sempre abbiamo ritenuto ingiusto, ma brucia ancora di più in questi giorni dopo aver letto la sentenza della Corte dei Conti. Da anni Marrazzo e la sinistra, compresa buona parte di quella anagnina che applaudì alle parole del Commissario della Sanità regionale quando decretò la chiusura di ostetricia, vanno dicendo che la colpa di tutto è da attribuire alla giunta Storace. La Corte dei Conti ha decretato che nessun abuso e’ stato commesso nella ristrutturazione del debito della regione Lazio. Ovvero, la manovra economica che la giunta Storace, mise in campo per uscire dalla voragine badaloniana, fu corretta. Anzi la gestione del portafoglio del debito, attuata fino al 2005, produsse un risultato complessivo positivo per circa 125 milioni di euro. Ora Marrazzo spieghi come la sua giunta ha gestito la sanità regio nale, spieghi ai cittadini perché si è dovuti arrivare alla chiusura del reparto di ostetricia, spieghi perché Anagni deve veder morire il proprio presidio ospedaliero che sta rimanendo senza risorse mentre ospedali della capitale godono di favori immensi da parte di questa giunta che per fortuna il prossimo anno cesserà di governare. La nostra lotta per il l’ospedale di Anagni riprende con più convinzione oggi che anche la Corte dei Conti ci ha dato ragione, rimanendo sempre in attesa del confronto tra Storace e Marrazzo che più volte ci è stato promesso dal presidente della Regione Lazio. Torniamo dunque a richiedere la riapertura del reparto di ostetrica e la stabilizzazione, quella vera però, di tutto il personale medico ed infermieristico dell’ospedale di Anagni”.