Angelo Frascarelli nuovo presidente di ISMEA

Obiettivo: competitivita' e reddito per le agricolture italiane

Angelo Frascarelli nuovo presidente di ISMEA

Angelo Frascarelli, professore dell’Università degli Studi di Perugia, è il nuovo presidente di Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare.

Facciamo gli auguri più sinceri al professor Frascarelli, con la fortuna di aver avuto l’opportunità di confrontarci e cosplay shop, soprattutto, ascoltare varie volte alcuni suoi interventi negli ultimi mesi.

Lo facciamo alla luce di due dati necessari per la politica e la strategia per il rilancio delle nostre agricolture, ossia la disponibilità immensa e soprattutto l’enorme capacità di coniugare l’analisi con le particolarità, l’individualità e la soggettività del tessuto produttivo agricolo.

La sua nomina è un’ottima notizia per le agricolture in Italia, lo diciamo tenendo fede a quelle che sono le nostre traiettorie e le nostre strategie, ossia la necessità di innovazione sociale per il comparto primario italiano.

Le nostre agricolture richiedono strategia, competenze e professionalità. Il professor Frascarelli, a più riprese, ha fatto emergere una capacità estrema di coniugare analisi e sintesi, teoria e prassi da un punto di vista fortemente innovativo e allo stesso tempo, per alcuni tratti, estremamente cortocircuitante.

Coniugare l’analisi complessiva alla specificità di ogni azienda è stata per noi una prospettiva nuova. Il sottolineare come ogni azienda agricola è un universo a sè, la capacità di coniugare questa prospettiva emersa negli interventi e cosplay anime nelle interviste (che riportiamo a fine articolo) hanno trovato piena espressione in una proposta su cui una rete di docenti universitari, stakeholder e alcuni professionisti di Rete Rurale stanno collaborando e lavorando.

Un tessuto sociale e produttivo fatto di microcosmi all’interno di quella strategia e quella politica sempre più Europea e legata alla PAC e ai PSR è quell’aspetto di cui necessita il tessuto rurale delle nostre regioni.

Come necessario è intervenire a Bruxelles, interpretare e saper declinare nelle specificità, nelle pieghe e nelle particolarità, dando spazio ad analisi e confronti in alcuni workshop volti ad analizzare e immaginare traiettorie performanti e strategie innovative su quello che è un asse centrale per il rilancio e la rigenerazione delle aree rurali, lo sviluppo locale.

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Immaginare un LEADER che sia in grado di premiare, sperimentare strategie nuove, trasversali, puntando in modo forte sulla capacità di progettare e costruire progetti di sviluppo locale condivisi di medio lungo periodo, dando la responsabilità e le chiavi della gestione agli attori del territorio  attraverso la scelta di strategie, la condivisione degli obiettivi e la capacità di progettazione, valorizzare i territori in grado di creare valore aggiunto, accrescere la propria forza attraverso lo sviluppo locale e ridare la centralità a quel processo volto a costruire soggetti costituenti autonomi in grado di dare piena espressione a quel processo bottom up, tessera necessaria nel mosaico della PAC.