Riduzione dell'aliquota sulla birra

La Copagri esprime soddisfazione

Riduzione dell'aliquota sulla birra

“Esprimiamo grande soddisfazione per la firma del decreto ministeriale che prevede, a partire dal 1° luglio, la riduzione del 40% delle accise sul prodotto finito dei piccoli birrifici indipendenti con produzione annua inferiore ai 10.000 ettolitri, misura da tempo richiesta dalla Copagri per sostenere concretamente il comparto brassicolo, che rappresenta uno dei settori più dinamici dell’economia italiana, caratterizzato da un alto livello di innovazione e di imprenditoria giovanile”. Così il presidente della Copagri Franco Verrascina a proposito dell’imminente riduzione dell’aliquota prevista da un decreto del Mef.

“Si tratta di un importante risultato per il settore, che arriva dopo il primo successo del 2010, anno in cui con il decreto ministeriale 212/2010 la birra prodotta da un agricoltore è stata riconosciuta come prodotto agricolo”, prosegue il presidente, ricordando che la riduzione dell’aliquota interessa circa 700 microbirrifici, distribuiti soprattutto nelle regioni centro-settentrionali del Paese.

“Ora dobbiamo continuare a lavorare per chiudere la filiera italiana della birra agricola, cercando di andare a sopperire alla carenza di materie prime di origine nazionale, quali orzo e luppolo, necessarie per la produzione di birre 100% italiane; in Italia, infatti, la superficie a luppolo ammonta a poco meno di 60 ettari repliche orologi italia, coltivati da una novantina di aziende agricole con una superficie media di poco più di mezzo ettaro”, evidenzia Verrascina, ad avviso del quale “un incremento della produzione di luppolo italiano, attraverso ad esempio la ricerca e l’aggregazione tra birrifici, sarebbe fondamentale per favorire lo sviluppo della filiera della birra artigianale a livello nazionale e, soprattutto, territoriale”.