“L’innovazione digitale in agricoltura, intesa come la ‘Agricoltura 4.0’, così come gli sviluppi che ne scaturiscono in termini di qualità del prodotto, sostenibilità ambientale ed energetica, ma anche imprenditorialità, competenze professionali e occupazione, rivestono una importanza primaria per lo sviluppo, tecnologico ma non solo, del tessuto produttivo del Lazio”. Lo ha sottolineato il vicepresidente nazionale della Copagri Fabio Caldera intervenendo al convegno "Sviluppo e agricoltura 4.0. Tecnologia, imprese agricole, fondi europei e best practice", in corso fino a questa sera al Consiglio regionale del Lazio.
“Gli investimenti sulle infrastrutture, intese come immateriali in riferimento alla banda larga, ma anche come materiali, sono fondamentali per superare il divario digitale, cosiddetto ‘digital divide’, rappresentano quindi un elemento ogni giorno più imprescindibile, a livello nazionale come regionale, per accrescere la possibilità delle imprese di incrementare la propria competitività e, di conseguenza, il proprio reddito”, ha aggiunto il vicepresidente, auspicando analoghi investimenti sul versante della ricerca.
“L’agricoltura è l’unico settore che non può delocalizzare la propria attività. La disponibilità di connettività ultraveloce a Internet, pertanto, ha una rilevanza primaria per dare alle nostre imprese la possibilità di rapportarsi con il mercato globale”, ha proseguito Caldera.
“Lavoriamo molto per il miglioramento della qualità, della redditività e della produttività, con particolare attenzione alla sostenibilità economica, e dobbiamo pertanto dare alle aziende la possibilità di trasferire questo valore aggiunto sul mercato globale sfruttando appieno le possibilità offerte dall’innovazione nel comparto primario”, ha fra l’altro evidenziato il vicepresidente nazionale della Copagri.