Tutti d’accordo in tema di marchiatura e tracciabilità delle uova, questo è quanto emerge dalle audizioni in comagri camera tra rappresentanti di Agrinsieme (Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle cooperative) e Coldiretti.
“Si tratta di un comparto sottovalutato ma nei numeri è estremamente forte, con un consumo annuo di uova pari a 13 miliardi, dichiara Agrinsieme. L’etichettatura delle uova fornisce maggiori garanzie al consumatore e ai produttori, inoltre l’indicazione del paese d’origine valorizza il nostro prodotto che eccelle per standard e qualità degli allevamenti. Siamo dunque concordi e favorevoli ad ampliare da 50 a 100 il numero di galline ovaiole soggette a esclusione da esenzione obbligo timbratura e ad inserire un codice alfanumerico per indicare il paese d’origine. La timbratura nel paese d’origine, prosegue Agrinsieme, non solo può evitare frodi in condizioni di difformità di mercato, ma tutela anche le condizioni igienico sanitarie e si tratta di un approccio che vogliamo estendere anche in Europa e non solo in Italia. L’Italia dovrà poi lavorare sull’allegato comunitario, perché se non modifichiamo la normativa non possiamo toccare il decreto ministeriale.”