Senza Europa non c’è futuro per il Paese, così come senza regole comuni non c’è futuro per l’Europa; è su questo punto che dobbiamo lavorare per dare certezze ai cittadini comunitari, a partire dagli agricoltori, il cui lavoro è di fondamentale importanza per l’economia”. Lo ha detto il presidente della Copagri Franco Verrascina intervenendo al convegno “Sostenibilità, innovazione e giovani in agricoltura: le sfide della nuova Politica Agricola Comune”, svoltosi oggi all’Università degli studi di Napoli Parthenope alla presenza del commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan, del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e dell’europarlamentare Nicola Caputo, coordinatore S&D in Commissione Agricoltura.
“Vanno rivisti gli automatismi orologi replica svizzeri e i troppi vincoli finanziari che hanno fin qui regolato i rapporti di forza all’interno dell’Unione Europea; ci sono infatti molti Paesi che ricevono più fondi comunitari di quanti ne versino”, ha continuato il presidente della Copagri, ricordando che “l’Italia è un contributore netto, in quanto versa 2,35 miliardi di Euro più di quanti ne riceva, ed è inoltre, alle spalle di Germania e Francia, tra quelli che contribuiscono maggiormente al bilancio agricolo comunitario”.