"Le indicazioni sulla vendemmia diffuse dall'Ismea e dall'Unione Italiana Vini, che stimano un volume produttivo nazionale di 49 milioni di ettolitri, con un incremento del 15% sullo scorso anno che va parzialmente a colmare il calo del 20% fatto registrare durante l'ultima stagione, sono senz'altro positive; non bisogna pero' dimenticare che tali previsioni sono legate a doppio filo con l'incertezza derivante dai cambiamenti climatici e dagli eventi estremi, che potrebbero avere, e in alcuni casi hanno purtroppo gia' causato, effetti diretti sulla campagna produttiva e di conseguenza sul reddito degli agricoltori". Queste le parole del presidente della Copagri Franco Verrascina a margine della presentazione delle previsioni vendemmiali 2018, svoltasi alla presenza del ministro Gian Marco Centinaio: "Anche e soprattutto per questo motivo - spiega Verrascina - il lavoro della filiera deve andare in direzione di una stabilita' dei prezzi e dei mercati, tenendo sempre bene a mente il discorso legato alla remunerazione dei produttori agricoli; a questo proposito accogliamo favorevolmente l'invito a 'fare maggiormente sistema' arrivato dal ministro centinaio, il quale ha invitato la filiera a lavorare sui suoi punti di debolezza. Analizzando nel dettaglio le stime sulla produzione regionale dell'anno in corso, emerge che la Puglia e il Veneto si confermano dal punto di vista produttivo il fiore all'occhiello della vitivinicoltura nazionale nonostante il maltempo e la grandine che hanno pesantemente colpito, tra l'altro, i vigneti di Negramaro nel Salento".