Partendo dal presupposto che non consideriamo che il km 0 sia l'unica soluzione ai problemi dell'agricoltura, ne tantomeno pensare che la magica formula " made in Italy" ripetuta come slogan in termini quasi inflazionati possano rappresentare magiche soluzioni per i problemi strutturali dell'agricoltura italiana come:
Rafforzamento OP
Strutturazione filiere
Competitività logistica
Detto ciò, resta incontrovertibile che l'Italia ha il maggior patrimonio in termini di qualità e biodiversità all’interno dell’ UE ( basti pensare agli oltre 290 prodotti DOP-IGP ) e risulta necessario che i bambini conoscano il nostro prodotto e diventino amanti di questa ricchezza.
E’ quantomeno sorprendente trovare lotti provenienti da altri paesi comunitari.
Vincoli burocratici e amministrativi rendono molto più facile per le grandi realtà rispondere a bandi e rispettare i requisiti ( spesso comprando il prodotto sul mercato comunitario ), ma in questo modo non si valorizza il tessuto produttivo locale che è il vero portatore di qualità e cultura enogastronomica, conoscere il prodotto vuol dire conoscere il territorio e la sua storia.
E’ evidente che questo tipo di costruzione richieda una maggiore progettualità e opera di coordinamento, ma resta altrettanto evidente l’importanza di costruire questo “ sistema” capace di porre in relazione distribuzione con tipicità locali,