“Le primarie nazionali sono per i cittadini una bellissima occasione di partecipare alla scelta del candidato alla Presidenza del Consiglio e di indicare le priorità che il prossimo governo dovrà affrontare. Ecco perché spero che anche nella nostra provincia siano in tanti a non perdere l’appuntamento di domenica 25 per la scelta del candidato premier alle elezioni del 2013”. A sostenerlo Francesco Scalia, consigliere regionale del Pd, che vede nelle primarie un momento prezioso di confronto e coinvolgimento. Su chi votare Scalia non ha dubbi. “Bersani - afferma - ha già dimostrato da ministro di possedere le qualità necessarie per assumere la guida del governo. Ha saputo innovare profondamente, con le prime vere liberalizzazioni che il nostro Paese ha conosciuto: provvedimenti che, da un lato, hanno consentito di creare numerosi nuovi posti di lavoro e, dall’altro, hanno ridotto i costi di molti beni di consumo diffuso. Dobbiamo, infatti, evidenziare con nettezza che se il Paese un anno fa era sull’orlo del fallimento, la responsabilità non va addebitata a tutti coloro che in questi anni hanno governato. Il primo governo Prodi, di cui Bersani era ministro, ha abbattuto il debito pubblico ed ha portato l’Italia nel gruppo di testa dei paesi dell’euro, consentendo negli anni successivi risparmi per centinaia di miliardi di euro per la riduzione dei tassi di interesse. Il secondo governo Prodi, con Bersani ancora ministro, ha lasciato uno spread con i titoli tedeschi pari solo a 36 punti! I governi Berlusconi hanno dissipato questi risultati, portando l’Italia sull’orlo del baratro. Oggi abbiamo assoluto bisogno che alla guida del Paese vi sia la stessa capacità di governo, con un’attenzione particolare ai temi della crescita e dell’equità sociale. Bersani è l’unico tra i candidati che può fornire queste garanzie. Non possiamo più permetterci l’improvvisazione al governo del Paese; abbiamo già pagato troppo in passato per questo. Inoltre - conclude Scalia - voterò per Bersani perché ha già dimostrato di interpretare e di consentire il vero rinnovamento, quello che nasce dal confronto tra le nuove sensibilità e la migliore esperienza di chi ha operato”.