"CHIEDO SCUSA AI CITTADINI"

Cosė la Polverini in merito allo scandalo Pdl

"Chiedo scusa ai cittadini del Lazio e a quelli del nostro Paese" così la presidente della Regione Lazio nel corso del consiglio regionale convocato d'urgenza dopo lo scandalo scoppiato per l'accusa di peculato all'ex capogruppo alla Pisana Franco Fiorito. "E' una vicenda indecente i tumori presenti qui vanno estirpati". Intanto passa il si alla mozione sui tagli alle spese. "O superiamo questo scoglio o siamo come la Concordia e ci sfracelliamo. La mia strada è questa: o va avanti o finisce. Se qualcuno pensa di usarmi per procrastinare la situazione ha capito male: o si supera o si va a casa oggi. L'antipolitica siamo noi - ha sottolineato la Polverini - se oggi non cambiamo in quest'aula. Ho provato sconcerto e disgusto. Mi auguro che se vengono dimostrate le colpe arrivino al più presto anche le condanne". Sulle voci di dimissioni la presidente laziale appare chiara: "Non ho nessuna intenzione di fare un passo indietro. Stasera, stanotte, domani, che la seduta duri quanto vogliano i consiglieri: o siamo convinti che abbiamo voltato pagina oppure da qui usciamo convinti che siamo ex rappresentanti della istituzione, io per prima". Resta però uno spiraglio aperto a seconda di cosa decideranno gli stessi consiglieri: "Azzerare i contributi destinati ai gruppi consiliari e sospendere quelli per il loro funzionamento. Dimezzare le commissioni consiliari e cancellare quelle speciali", oltre alla riduzione di consiglieri e assessori. Chiesto anche un taglio delle auto blu. "Se non accettate le mie proposte - ha concluso - non abbiamo futuro. Me ne vado". Il voto? A favore hanno votato in 41, mentre gli astenuti sono stati 26 e tre gli assenti. Intanto Carlo Taormina,  legale di Fiorito, ospite su Rete4: "Sono cose che tutti sanno, ci vorrebbe una rivoluzione". Alfano ha parlato di "rubagalline", sembra che lo scandalo non finisca qui. Ora si attendono gli interrogatori e possibili sviluppi giudiziari.