L’ultimo
episodio risalente a qualche giorno fa, è al centro di un’interrogazione
urgente presentata dal consigliere regionale Francesco Scalia. I fatti
risalgono all’8 gennaio scorso, quando un uomo della provincia di Frosinone
colpito da infarto è stato trasportato al Santa Scolastica di Cassino ma non
potendo essere lì trattato ha dovuto attendere per ore perché non si riusciva
a trovare un solo posto disponibile nell’unità coronarica in tutta la
regione Lazio. Alla fine, l’uomo è stato ricoverato nell’ospedale di Isernia
dove ha potuto ricevere un’adeguata assistenza medica. “ Sono queste le
condizioni in cui versa la nostra sanità!– incalza Scalia - Chi viene colpito
da infarto dopo le 15.30 non riceve le cure necessarie perché nella nostra provincia
il servizio di emodinamica dell’ospedale di Frosinone è attivo solamente sei
ore al giorno per 5 giorni a settimana. Sono questi gli obiettivi del piano
sanitario della Polverini? Dopo aver chiuso gli ospedali, ridotto l’assistenza
e rivoluzionato il rapporto con i privati l’unico risultato raggiunto è
l’aumento del debito, proprio come hanno certificato i tecnici del Governo
nell’incontro tenutosi qualche giorno fa tra Ministero e Regione Lazio. La
situazione di emergenza che investe la provincia di Frosinone – conclude Scalia
- non è più tollerabile e sta mettendo in serio pericolo la salute dei
cittadini che sono costretti a rivolgersi fuori dai confini della regione Lazio
anche per ricevere semplice assistenza medica”