CERIMONIA CONCLUSIVA DEL PREMIO 'VAL DI COMINO'

Alvito ha ospitato i vincitori della XXXVI edizione. L’assessore Abbate: “Manifestazione che dà lustro all’intera provincia”.

Ancora una volta, e sono XXXVI edizioni, la cultura di eccellenza e di qualità, nello scorso fine settimana, ha fatto tappa ad Alvito, in occasione della cerimonia conclusiva del “Premio Val di Comino”, che ogni anno celebra le figure e gli esponenti più significativi del mondo dell’arte: poesia, saggistica, traduzione, giornalismo e giornalismo televisivo.
Un Premio che è diventato, nel corso del tempo, uno degli appuntamenti irrinunciabili per tutti coloro che sanno apprezzare e gustare le emozioni e i sentimenti che sa infondere e suscitare l’arte, in tutte le sue molteplici espressioni. Una manifestazione che ha raggiunto uno standard di qualità sempre più elevato grazie alle capacità, alla verve e alle intuizioni geniali degli animatori, in primis il suo ideatore, il professor Gerardo Vacana.
E, come ama ricordare proprio il professor Vacana, non c’è esponente, soprattutto locale, che non aspiri a ricevere l’ambito riconoscimento che è, tra l’altro, uno dei più antichi e consolidati che vengono assegnati in Italia.
Proprio per l’eccellenza della manifestazione, la Provincia di Frosinone ha pensato bene di inserire il Premio Val di Comino nel Cartellone Grandi Eventi, quello strumento che da due anni a questa parte, da quando cioè l’amministrazione provinciale del presidente Iannarilli, sulla scorta dell’intuizione avuta dall’assessore Antonio Abbate, ha deciso di valorizzare le proposte culturali di maggior livello, con fondi provinciali, promuove e sostiene con propri fondi.
Un cambio di passo e un’accelerazione impressa al settore della promozione dell’arte dalla giunta Iannarilli finalizzata a fare della Cultura, degli spettacoli, la leva e lo strumento principale  per la rinascita della provincia di Frosinone. Una rinascita che sia insieme elevazione morale e nel contempo crescita economica. Un binomio che trova nella Cultura la perfetta sintesi.
Proprio ieri sera, a partire dalle ore 18, nella Sala del Teatro comunale di Alvito, la commissione del premio presieduta da Giorgio Bàrberi Squarotti  e composta da Elio Gioanola, Giovanna Ioli e Gerardo Vacana, ha formalizzato i nomi dei vincitori. Personalità di livello assoluto, in linea con il palmares della manifestazione: Eugenio De Signoribus per la poesia, Lina Sastri per il teatro, Luigi Surdich per la saggistica, Doina Oprita per la traduzione, Angela Nicoletti per il giornalismo e Tommaso Polidoro per il giornalismo televisivo.
Presenti in sala, oltre ai membri della commissione, anche numerose personalità istituzionali.
L’assessore Abbate ha portato i saluti da parte dell’amministrazione provinciale. “La mia presenza ad Alvito – ha spiegato Abbate – è la testimonianza della vicinanza dell’amministrazione provinciale a questa iniziativa che dà lustro e prestigio al nostro intero territorio. Sicuro di interpretare anche il pensiero del presidente Iannarilli, rivolgo il mio apprezzamento e i miei complimenti all’amico Gerardo Vacana e a tutto lo staff che lavora per la buona riuscita dell’evento. A loro l’invito a continuare sulla strada tracciata. Un ringraziamento, infine, a tutti i premiati. L’arte ed il genio delle loro produzioni contribuiscono a infondere nei destinatari del messaggio, valori e principi per una crescita culturale, e nel contempo civile, di eccellenza”.
Cioccolatino finale per il pubblico del Premio Valcomino, l’esibizione di Lina Sastri e un concerto del violinista Loreto Gismondi, affiancato Orchestra d’archi “Solisti Liriensi”.  
Appuntamento alla XXVII edizione, a cui la direzione e il professor Vacana stanno già alacremente lavorando.

La poesia nordafricana protagonista degli Incontri internazionali di Alvito

“Ci unisce e ci lega ai fratelli nordafricani, la comune identità e la comune origine, che significativamente trovano espressione nelle acque e nelle sponde bagnate dallo stesso mare, il mare Mediterraneo. Quel mare nostrum che richiama alla tradizione romana, a Cesare, ad Antonio, a Cleopatra, a Cartagine. Proprio a partire dalla comune cultura, è opportuno lavorare per unire e far collaborare ciò che spesso le diplomazia internazionali tendono a separare. Può essere questa la strada più autentica da percorrere per favorire la cooperazione tra l’Italia e i paesi del Maghreb, per una crescita nel segno della storia, di quella storia romana, di quella res pubblica che ha insegnato al mondo il concetto di stato e di comunità”,
Così, un ispirato Antonio Abbate, ricevendo l’applauso del pubblico presente, ha salutato dal palco i partecipanti alla XIX edizione degli Incontri internazionali di poesia di Alvito, la manifestazione giunta alla XIX edizione, che fa da corollario al premio “Val di Comino”, quest’anno significativamente dedicata alla poesia nordafricana, in un momento in cui quelle terre vivono sussulti di cambiamenti sociali e politici assai rilevanti.
Venti i poeti partecipanti. Amine Khene per l’Algeria. Amal Darwisch e Aasem Megahed per l’Egitto, Ibrahim Magdud per la Libia, Siham Bouhlal e Mohammed El Amraoui per il Marocco, Moncef Ghachem per la Tunisia, Hakob Simonyan per l’Armenia. Giuseppe Norcia per il Belgio, Georges Drano e Nicole Stamberg per la Francia, Giorgio Barberi Squarotti ed Eugenio De Signoribus per l’Italia, Doina e Mircea Oprita per la Romania, Jesus Aumatell e Carlos Vitale per la Spagna, Jaques Maylan Raquel Soares e Maria Rosaria Valentini per la Svizzera.
Una settimana di poesia occasione anche per celebrare uno dei massimi autori ciociari, Libero De Libero, di cui ricade il trentennale della morte proprio quest’anno.
Tante le perosanalità giunte ad Alvito per l’occasione: Taha Mattar (Addetto Culturale Ambasciata d’Egitto) e Ibrahim Magdud (Direttore Accademia Libica in Italia), il Presidente della Comunità Egiziana Adel Amer, Pino Scaccia storico “inviato di guerra” del tg1 e Mohamed Yoseff corrispondente della Tv egiziana Nile News.  A chiudere la giornata di celebrazioni, il concerto d’onore del pianista Giacomo Cellucci e del soprano Maria-Adele Matassa.