ACCADEMIA BONIFACIANA - Il Presidente si è recato a Napoli per consegnare, a nome del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il crest e la lettera all'Alpino reduce della belligeranza russa.">

DE ANGELIS INCONTRA MODAFFERI PER CONTO DEL GEN.VALOTTO

ACCADEMIA BONIFACIANA - Il Presidente si è recato a Napoli per consegnare, a nome del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il crest e la lettera all'Alpino reduce della belligeranza russa.

Il Presidente dell’Accademia Bonifaciana Sante De Angelis, ha consegnato nei giorni scorsi, a nome del Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, una lettera dello stesso alto ufficiale ed il crest dell’Esercito Italiano all’Alpino reduce della belligeranza russa, Caporale Artigliere Antonio Modafferi, classe 1920, Croce al Merito di Guerra, che ha avuto l’onore di andare a visitare nella sua abitazione a Napoli.
Il Presidente De Angelis, aveva omaggiato il generale Valotto della pubblicazione “Odissea di un Alpino… nella steppa” ove vengono narrati i ricordi, le vicissitudini del vissuto in terra di Russia. Ricordi e vicissitudini che oggi a quasi settanta anni dal loro trascorso, assumono la forma quasi, di un sogno non semplice da ricordare nelle sue mille e mille sfaccettature, attraverso luci ed ombre dei luoghi e delle persone con le quali è stato vissuto; per non dire le ansie che hanno accompagnato prima, durante e dopo tutto quell’amaro periodo; ed ancora, del tempo che, dal 1943 ad oggi, il  signor Modafferi, ha vissuto sempre immerso nel pensiero ricordo del come, grazie all’Eterno, sia potuto sopravvivere all’inferno delle latitudini russe. Così, il Capo di Stato Maggiore inviava un plico a De Angelis, nel quale c’erano due lettere: una per lo stesso presidente e l’altra per il “reduce”, insieme al Crest dell’Esercito con dedica personalizzata. “Caro De Angelis – ha scritto tra l’altro il Generale Valotto – ho ricevuto con molto piacere, la pubblicazione dell’Alpino Antonio Modafferi, Croce al Merito di Guerra, che così gentilmente ha voluto farmi pervenire… nel ringraziarla  per la squisita attenzione riservatami, e augurandomi di poterla incontrare quanto prima unitamente all’Alpino Modafferi, le sarò grato se vorrà recapitargli la lettera ed il crest dell’Esercito accludo…”. E nella missiva all’Eroe, il Capo dell’Esercito Italiano così scrive: “…ho trovato particolarmente coinvolgente la descrizione delle esperienze che l’Alpino della gloriosa Julia ha custodito  intatte nella memoria per testimoniare la determinazione ed il grande coraggio con cui è stata affrontata la dolorosa esperienza della guerra, senza mai lasciarsi andare, conservando intatta la dignità di Uomo, di Soldato e di Italiano. La testimonianza diretta di chi è sopravvissuto alla più grande sciagura del XX secolo lascia un segno indelebile nell’animo del lettore che, proprio attraverso le Sue parole, ha modo di prendere coscienza della portata della tragedia di chi ha vissuto in prima persona la perdita dei propri commilitoni…”.
L’Alpino Modafferi, originario di Caraffa del Bianco (Reggio Calabria) fu incorporato nel 3° Reggimento Artiglieria Alpina, 45ma Batteria della gloriosa divisione Julia – lo stesso Reparto – che recentemente ha dato altri Eroi caduti per la Pace, è stato dall’Accademia Bonifaciana, insignito del Premio Nazionale Bonifacio VIII nella settima edizione 2009 svoltasi in Anagni, e, la sua testimonianza diretta è stata per tutti un ulteriore contributo di quanto la guerra possa essere crudele e distruttiva. Lo scorso 12 ottobre, in un noto locale di Napoli, insieme, a sua moglie Evelina, alle sue figlie, generi, nipoti e tanti amici, ha festeggiato il 90° genetliaco nel corso di una ben organizzata cerimonia alla quale ha preso parte anche la fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Valmontone.
Il Presidente Sante De Angelis, avendo avuto la possibilità di poter accedere alla lettura del diario integrale manoscritto dal Modafferi, in cui minuziosamente ha annotato i suoi ricordi bellici, ha auspicato al Generale Valotto, una nuova pubblicazione ampliata e riveduta curata dallo stesso Presidente, con l’aiuto ed il patrocinio dello Stato Maggiore Esercito, oltre che dell’Accademia Bonifaciana.